Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Lungomonte, poco dopo la chiesa di Pugnano sulla destra (andando verso Ripafratta) c’è una fontanella proprio sulla strada. Da lì si diparte una stradina che porta fino alla “Casetta delle Selve”.
Non è facile arrivare. La strada, inizialmente asfaltata, diventa ben presto sterrata con molti sassi e poi talmente sconnessa che la salita in bicicletta diventa quasi impossibile e bisogna fare qualche pezzo a piedi. La fatica viene però ripagata quando si arriva finalmente in cima.
E’ una bella casa piena di piante fiorite con una terrazza da cui si può osservare un bel panorama sulla valle sottostante. Sul cancello aperto un avviso “Attenti al gatto” e dietro una finestra un cartello che dice “Se siete amici entrate, se siete nemici avete sbagliato casa, io non ho nemici!”.
Vi abita una anziana signora di nome Nicla che vi accoglie con gioia e disponibilità. Purtroppo non c’era e ho perso la possibilità di conoscerla e di conoscere le storie legate alla casa e alla sua vita.
Ma vale la pena di andare, sia pure mettendo in conto una notevole fatica perchè anche il mio amico Bosch non è riuscito a vincere la pendenza e il dissesto della strada per cui ho dovuto fare alcuni pezzi a piedi.
Ma ecco una descrizione, di come la casetta parla di se stessa.
"Quasi nascosta fra una foresta di castagni e di olivi centenari del Monte Pisano, sul lato che guarda verso il mare a 156 metri di altitudine. Raggiungibile da Pugnano con 2 km di strada stretta, di cui solo 300 metri asfaltata. Il resto sterrata con cinque curve, due tratti molto ripidi e qualche pietruzza, insomma una strada per chi affronta le difficoltà con intelligenza ed ama l’avventura. Il tracciato anomalo fu fatto dall’asino, ma la magia del bosco dalle foglie sussurranti, che la strada attraversa, stimolerà la vostra immaginazione, ( i pessimisti avranno dei problemi, perché Lei è ottimista ). ...
Le spalle alla collina ed un panorama a 180° sulla valle del fiume Serchio fino al mare in lontananza che si offre alla vista con alcune isole: la Gorgona, la Corsica e qualche volta anche la piccola Capraia . Al crepuscolo sarete sorpresi dal profumo e dai colori dei fiori esaltati dal salmastro portato dal vento che arriva leggero dopo una carezza sulle onde. .....
Tanti anni fa, LEI aveva dipinto un cartello che diceva “bravi, siete arrivati alla casetta delle selve” era un grande embrice, qualcuno ( un pessimista!?) lo ha rotto in tanti pezzi. Ora è l’insieme delle cose, il giardino con la sua natura selvaggia, la struttura solida, l’odore della terra a dirvi BRAVI , mentre le ortensie, vigorose come guerrieri a protezione della casa, vi fanno la riverenza. Nelle notti generose di stelle, il silenzio della selva si anima di brusii, canti, grugniti, lucciole e grilli: eccovi alla Casetta delle selve. ....
Il metato, l’antico essiccatoio per le castagne, manufatto obbligatorio accanto alle case costruite anticamente nella selva, ripulito ed imbiancato è diventato “la bomboniera”. Pur conservando il vecchio tetto con travi e travicelli abbronzati dal fumo, la scala di accesso al canniccio per stendervi le castagne a seccare e la terrazza per soleggiare le pannocchie di granturco, ha l’aspetto di una casa di bambole. ....
Sono uscita dal letargo quando LEI mi ha scovata, togliendomi di dosso la gualdrappa di rovi che mi aveva nascosta per 30 anni. Mi ha pulita, messa in risalto, incorniciata di piante e di fiori, spalancata al sole, abbellita all’interno con piccoli dettagli originali, con quadri dai colori violenti, e tappeti all’uncinetto stravaganti. Sempre cantando di gioia per avermi trovata: LEI mi ha amata ed anch’io. ....
LEI è Nicla, il mio pigmalione.
Parla col gatto, scrive libri, dipinge,
pulisce, coglie le olive,
e molto altro ancora..."