Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Il Diario di Trilussa
Era il 2007, l’anno della nascita del giornale, e Trilussa pubblicava i primi articoli di fondo. Sono prima della crisi economica, del problema grave dell’immigrazione, della chiusura delle frontiere in Europa, della crisi della Grecia. Sono vicini nel tempo ma sembrano lontani per il modo di affrontare i problemi, che in gran parte sono rimasti i soliti, alcuni in parte risolti, molti ancori insoluti se non peggiorati. Alcuni si riferiscono a casi di cronaca del tempo, ma sembrano mantenere una loro validità riguardando comunque problemi di ordine generale.
Gli articoli vengono pubblicati come furono scritti, con i segni grafici necessaria all’impaginazione. Il giornale era appena nato, aveva suscitato molta curiosità ma aveva ancora poche visite e molta incertezza sul suo futuro. Anche con questi intendiamo celebrarne i dieci anni di vita.
Presentazione
In CINA E OLTRE si parte dal paese asiatico da alcuni anni in attiva espansione economica che la porta ad assomigliare sempre di più al sistema occidentale, nonostante le ancora vaste sacche di povertà. Ma il “benessere” come si dice porta con sé anche molti mali. Ne segnaliamo alcuni.
In FINALE DI COPPA ITALIA siamo nel 2008 alla vigilia di elezioni. Si rimane stupiti e divertiti dai nomi dei giocatori in campo. A distanza di 10 anni alcuni di loro sarebbero sempre in campo per una nuova partita.
CINA E OLTRE (8.4.2008)
Qual’è la causa di morte più frequente dei giovani cinesi?
E’ abbastanza logico pensare, anche se non ci sono naturalmente dati certi, che in questo paese gli infortuni mortali sul lavoro siano molto numerosi poiché sappiamo bene come poco tutelati siano i lavoratori in quella parte del mondo.
La Cina è un paese emergente, in piena espansione economica ma ancora con una scarsa e talvolta assente tutela dei lavoratori legata ad una pressochè assoluta mancanza di diritti sindacali. Ciò comporta una notevole riduzione del costo del lavoro rispetto agli standard occidentali, situazione che invoglia molti imprenditori, anche del nostro Paese, a “delocalizzare” (così si chiama lo spostare parte o la totalità della produzione all’estero), per salvare le loro aziende da una cattiva situazione economica riducendo notevolmente il costo della mano d’opera .
Talvolta lo spostamento avviene solo per poter aumentare i profitti senza dover investire capitali e risorse in ricerca e nella innovazione imboccando così la strada più facile, ma alla lunga senza uscita, della riduzione del costo della mano d'opera per unità di prodotto. Questo sistema consente al prodotto di rimanere sul mercato, a causa del basso costo, per un periodo tuttavia di breve durata perché rapidamente superato da prodotti più innovativi ed affidabili. Questa è la conseguenza inevitabile della mancanza di quelle innovazioni e migliorie che sono l’unica garanzia della sopravvivenza e della prosperità di qualunque azienda.
Anche gli incidenti stradali in Cina non dovrebbero fare grosse stragi, come invece succede qui da noi, poiché i mezzi di locomozione sono ancora piuttosto primitivi e poco diffusi nella massa della popolazione che si avvale, come si vede nei servizi televisivi, soprattutto ed ancora delle vecchie e care biciclette.
Non avendo dati pubblici sugli incidenti e su queste morti sul lavoro restiamo alle notizie ufficiali del Governo Cinese che, con l’avvento di quello che viene comunemente chiamato il “miracolo economico” dichiara essere al primo posto fra le cause di morte dei giovani cinesi nientemeno che il suicidio.
Duecentocinquantamila suicidi l’anno realizzati ed oltre tre milioni di suicidi tentati!
Forse bisognerebbe fermarci a riflettere su questo dato, ed anche preoccuparci un po’. Una preoccupazione non tanto legata all’espansionismo di questi popoli asiatici emergenti, Cina e India, che con le loro merci a basso costo rischiano di mettere in crisi la nostra economia occidentale, il nostro modello di vita, il nostro benessere ma domandarci con preoccupazione se quello che chiamiamo il nostro “benessere” lo sia realmente, e non sia invece un profondo e sottile malessere che conduce poi a questi atti di estrema disperazione.
In fatto di suicidi anche in Europa non scherziamo. I suicidi si sono infatti decuplicati rispetto all’epoca preindustriale e viaggiano ormai alla bella cifra annuale di 20 suicidi ogni 100.000 abitanti.
Nevrosi e depressione compaiono agli inizi dell’Ottocento negli ambienti più agiati, diventano un problema nelle classi benestanti fra Ottocento e Novecento ed esplodono in maniera acuta dopo la seconda guerra mondiale. Il fenomeno dell’alcolismo di massa nasce con la Rivoluzione industriale e quello della droga è sotto gli occhi di tutti.
A questo si può aggiungere, sempre per fare le lodi di questo nostro mondo occidentale, quello che qualche politico poco illuminato e poco informato osò definire il modello superiore di civiltà, che su 1000 americani ben 566 fanno uso di psicofarmaci! Il popolo più evoluto dell'intero globo, quello più invidiato, osannato, imitato, preso a modello di vita e di sviluppo si scopre, attraverso impietose statistiche, pare che trovi la tanto sbandierata felicità solo nello smodato uso pillole!
Massimo Fini definisce questo tipo di società come “modello paranoico”. Una società in cui l’individuo è preso dal dinamismo del sistema, inesorabile e ineludibile, che lo costringe a non avere mai pace, non trovare mai un equilibrio, che lo costringe a porsi sempre qualche nuovo obiettivo. Una volta raggiunto lo costringe a porsene un altro e poi un altro ancora in un’affannosa rincorsa priva di senso che ha termine solo con la morte. Una forte base per l’infelicità. La sensazione di non essere mai completamente realizzati poiché fra ciò che abbiamo raggiunto e ciò a cui aspiriamo rimane sempre purtroppo un margine incolmabile. Il successo è oggettivamente conquistabile, ma psicologicamente irraggiungibile.
Non solo le nostre pillole ma anche i nostri piaceri sono drogati. Perché non soddisfano bisogni reali, essenziali. In verità l’unico, autentico bisogno che soddisfano sicuramente è quello dell’economia industriale che deve produrre, e produrre a certe velocità per restare in piedi. La società industriale ha bisogno del bisogno, perciò lo crea.”
Stesso concetto è espresso dal filosofo Dino Origlia” La società tecnologica crea dei bisogni surrettizi e dei piaceri che sono altrettanto surrettizi, ripetitivi, inesauribili, una vera e propria coazione a ripetere di tipo paranoico da cui il grande assente è proprio il piacere”.
Trilussa
FINALE DI COPPA ITALIA
( 13 Aprile 2008)
Il 13 e 14 aprile 2008 si svolgerà nel Paese la finalissima di Coppa Italia che indicherà la squadra che si aggiudicherà il trofeo di Campione d’Italia per il periodo 2008-2013 (s.c.=salvo complicazioni).
Le squadre in campo sono rappresentate dal PD (maglia verde) che preannuncia una formazione di attacco per cercare di ribaltare l’esito di una gara che li vede sfavoriti, seppure in ripresa, e la PDL (in maglia celeste) che probabilmente schiererà al contrario una formazione più prudente, probabilmente un 4-2-4, disponendosi ad una partita di contenimento affidandosi eventualmente al contropiede, forte della condizione di squadra favorita come emerso dai sondaggi fra i vari giornalisti accreditati.
Certo è che un pareggio non andrebbe bene a nessuna delle due squadre poiché porterebbe alla necessità di un ulteriore incontro, probabilmente nel prossimo anno, per stabilire la vincitrice della Coppa.
Ma ecco le probabili formazioni:
PD
……………….REALACCI
FINOCCHIARO- BERSANI- GRUBER
……CACCIARI-SERRA-DI PIETRO
CHIAMPARINO- CHITI- MELANDRI
……………COFFERATI
Allenatore:VELTRONI
Medico sociale : TURCO
Massaggiatore: BINDI
A disposizione: FOLLINI, FASSINO, LETTA, MELANDRI, CERAMI
Come si vede una squadra impostata con un modulo francamente offensivo formata da un centrocampo riflessivo ma solido che farà affidamento sulle rapide e temibili incursioni
di un centravanti con chiare caratteristiche di sfondamento come Cofferati.
PDL
………..…..…FERRARA
FINI-CALDEROLI-SELVA-BONDI
………BONAIUTI-MUSSOLINI
LA RUSSA-BORGHEZIO-TREMONTI-BRUNETTA
Allenatore: BERLUSCONI
Medico sociale: DELL’UTRI
Massaggiatore: BRAMBILLA
A disposizione: GASPARRI, BOSSI, VITO, SPECIALE, DINI (oriundo)
Una squadra che sembra basarsi più sulla difesa e sul contenimento affidando le sorti della gara ad un rapido contropiede cercando di sfruttare la velocità delle due ali La Russa a destra e Brunetta al centro per contenere e cercare di colpire di rimessa.
Arbitro: Sig.Popolo. SOVRANO
Squalificato (in tribuna): MASTELLA C.
FOTO. Squadra di calcio 28.11.1948