Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
RPM (Repubblica Popolare Molinese)
Dopo una magnifica cena con risotto di mare e filetto di orata con verdurine, dolce e vino bianco fermo e mosso, si son mossi i nostalgici comunisti della RPM, un’opera ironica ideata e scritta da Gabriele Santoni, con la partecipazione di Marco Azzurrini, Dario Focardi, Pilade Cantini e del complesso musicale “Aeroflot” e si è mosso dall’ombra del ricordo, nostalgico o meno, ma sempre vivo nella storia, l’inno della madre Russia dando inizio alla serata. Il dialogo si svolgeva fra due amici che aizzavano un terzo a perorare la causa del ritorno al vero comunismo. Tre ragazzi, gli Aeroflot, canticchiavano in sordina nell’attesa del “cosacco” che annunciava l’arrivo a Molina di truppe russe che avrebbero messo ordine in paese con un senso strano di accoglienza e di fortificazione dei confini! Prima di tutto: via internet!
Gli attori hanno chiesto ai presenti di unirsi a loro nel gridare “VEDREMO” ed alla fine si sono presentati con cartelli che han formato la tanto attesa sperata parola: VEDREMO.
Allegria, ironia, nostalgia(?), goliardia, ma... chissà… VEDEREMO!
Non è nostalgia, ma storia del paese, storia da non dimenticare, l’affissione di un vecchio drappo ritrovato nelle soffitte del Teatro del Popolo.
Non sentitelo pure vostro, ma non vi offendete se era appeso e pensate alle lotte fatte da quei “vecchi” giovani comunisti della Sezione di Malaventre e ringraziateli se oggi avete potuto mangiare, bere e vi siete divertiti.