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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Molina di Migliarino
VEDREMO!

8/7/2018 - 21:49


RPM (Repubblica Popolare Molinese)
 
Dopo una magnifica cena con risotto di mare e filetto di orata con verdurine, dolce e vino bianco fermo e mosso, si son mossi i nostalgici comunisti della RPM, un’opera ironica ideata e scritta da Gabriele Santoni, con la partecipazione di Marco Azzurrini, Dario Focardi, Pilade Cantini e del complesso musicale “Aeroflot” e si è mosso dall’ombra del ricordo, nostalgico o meno, ma sempre vivo nella storia, l’inno della madre Russia dando inizio alla serata. Il dialogo si svolgeva fra due amici che aizzavano un terzo a perorare la causa del ritorno al vero comunismo. Tre  ragazzi, gli Aeroflot, canticchiavano in sordina nell’attesa del “cosacco” che annunciava l’arrivo a Molina di truppe russe che avrebbero messo ordine in paese con un senso strano di accoglienza e di fortificazione dei confini! Prima di tutto: via internet!
Gli attori hanno chiesto ai presenti di unirsi a loro nel gridare “VEDREMO” ed alla fine si sono presentati con cartelli che han formato la tanto attesa sperata parola: VEDREMO.
 
Allegria, ironia, nostalgia(?), goliardia, ma... chissà… VEDEREMO!
 
Non è nostalgia, ma storia del paese, storia da non dimenticare, l’affissione di un vecchio drappo ritrovato nelle soffitte del Teatro del Popolo.
 
Non sentitelo pure vostro, ma non vi offendete se era appeso e pensate alle lotte fatte da quei “vecchi” giovani comunisti della Sezione di Malaventre e ringraziateli se oggi avete potuto mangiare, bere e vi siete divertiti.

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