Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
RPM (Repubblica Popolare Molinese)
Dopo una magnifica cena con risotto di mare e filetto di orata con verdurine, dolce e vino bianco fermo e mosso, si son mossi i nostalgici comunisti della RPM, un’opera ironica ideata e scritta da Gabriele Santoni, con la partecipazione di Marco Azzurrini, Dario Focardi, Pilade Cantini e del complesso musicale “Aeroflot” e si è mosso dall’ombra del ricordo, nostalgico o meno, ma sempre vivo nella storia, l’inno della madre Russia dando inizio alla serata. Il dialogo si svolgeva fra due amici che aizzavano un terzo a perorare la causa del ritorno al vero comunismo. Tre ragazzi, gli Aeroflot, canticchiavano in sordina nell’attesa del “cosacco” che annunciava l’arrivo a Molina di truppe russe che avrebbero messo ordine in paese con un senso strano di accoglienza e di fortificazione dei confini! Prima di tutto: via internet!
Gli attori hanno chiesto ai presenti di unirsi a loro nel gridare “VEDREMO” ed alla fine si sono presentati con cartelli che han formato la tanto attesa sperata parola: VEDREMO.
Allegria, ironia, nostalgia(?), goliardia, ma... chissà… VEDEREMO!
Non è nostalgia, ma storia del paese, storia da non dimenticare, l’affissione di un vecchio drappo ritrovato nelle soffitte del Teatro del Popolo.
Non sentitelo pure vostro, ma non vi offendete se era appeso e pensate alle lotte fatte da quei “vecchi” giovani comunisti della Sezione di Malaventre e ringraziateli se oggi avete potuto mangiare, bere e vi siete divertiti.