Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
UNZI DUNSI
Lett: nc.
Era una tiritera che serviva a far imparare ai piccoli, magari con l’aiuto di qualche pezzetto di canna, di legno tagliato a rondelle o di piccoli sassolini, a contare fino a dieci.
USCETTO DELL’ORTO
Lett: nc.
Modo dialettale di indicare un condimento semplice ed economico, realizzato senza carne, utilizzando cioè solo le verdure dell’orto.
Era anche diventato un modo per indicare una cosa realizzata in maniera molto semplice, senza difficoltà e senza fronzolo, una specie di “scussa, scussa”. (Come la prima maccjina fotografica di B.B.-red 3)
L’orto, posto di solito nelle immediate vicinanze delle abitazioni, spesso era approssimativamente recintato e chiuso da un cancellino, come un uscio, che veniva comunemente chiamato “uscetto”.
V come Vale
Val più un moccolo davanti,
che una torcia di dietro
(Proverbio toscano)
VATIC
Più correttamente V.A.T.I.C., con il puntino.
E’ nota l’avventura di questi giovani migliarinesi che ebbe anche l’onore di un articolo sui giornali. Pur nella sua apparente drammaticità è la dimostrazione della ricchezza di idee e di fantasia che pervadeva i giovani negli anni 60, specie quelli che vivevano nei paesi, piccole comunità semichiuse che avevano proprio in questo la loro ricchezza: la vita era più semplice, le distinzioni fra giusto e ingiusto più facili, la presenza di menti fertili facilmente in grado di condizionare lo spirito di tutta la comunità.
Il paese di Migliarino è stato anche particolarmente fortunato per la presenza di moltissimi personaggi muniti, oltre che di grande fantasia, anche di grande ingegno ed intelligenza.
Come possiamo diversamente classificare questo episodio, se non scomodando ingegno e fantasia?
Un gruppo di persone vestite con tuniche e cappuccio, a capo coperto quindi, che avanzano silenziosamente a piedi in Corso Italia con braccia protese in avanti. Come possono non scatenare attenzione, curiosità ed anche paura? E quello più piccolo davanti? Qual è il suo significato? E la scritta: VATIC, quale segreto si cela dietro questo misterioso messaggio stampato sulla tunica?
I Carabinieri, avvertiti da una valanga di telefonate, si precipitano con una certa preoccupazione, ma poi riconoscono la burla, si limitano ad una ramanzina sulla gravità dell’atto compiuto, rimane quella scritta però, di significato oscuro, di cui chiedono chiarimenti che pare non corrispondano.
“Vi andiamo tutti …nel sedere” come spiegazione non coincide perfettamente con le iniziali VATIC, forse qualcuno mente, oppure ha riacquistato quel buon senso che pareva essersi smarrito.
I costumi furono sequestrati e i partecipanti se la cavarono con una segnalazione e una diffida a non ripetere il gesto, pena denuncia alla Magistratura.