Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Come un marito, preso da una immotivata crisi di gelosia, ieri Salvini si è scontrato con la titolare della Difesa Elisabetta Trenta, una lunga esperienza in tuta mimetica, e un carattere duro, che non si inchina al primo venuto.
Incolpata dal violento populista di dare corpo alle strutture militari, difendendo le proprie competenze, che lui è abituato a violare senza ritegno.
Nasce comunque in noi un dubbio che potrebbe essere fondato. Sappiamo ormai che Salvini ha utilizzato, meglio diremmo ha sfruttato, l’arrivo e la gestione dei migranti recuperati in mare come se fosse un proprio esercito di comparse di Cinecittà, da tenere sempre a disposizione, per utilizzarlo al momento di bisogno. Per lo stesso protagonismo esibizionista il discusso Vice aveva bloccato la nave della Guardia Costiera, con i 67 naufraghi a bordo, dinnanzi al porto di Trapani, vietandone lo sbarco.
Del tutto incurante del fatto che la competenza in materia di trasporti è esclusiva del collega ministro Toninelli, spesso sopraffatto dalla irruenza del Salvini. Che, per il suo capriccio di stile mafioso, potrebbe essere addirittura incriminato per 67 sequestri di persona, un reato gravissimo in presenza di precise sentenze emesse da un tribunale, l’unico che può ordinare l’arresto.
Ieri, di fronte a questo ennesimo intollerabile teatrino, più volte ci siamo chiesti chi comanda nel nostro paese.
E finalmente dal Quirinale il Presidente Mattarella ha mandato un segnale, a Salvini, e alle crescenti preoccupazioni degli italiani.
Lo ha fatto con il suo stile forte ma riservato, che accentua la differenza abissale con la virulenta azione di governo, e spesso di malgoverno del focoso leghista. Ha chiamato il premier Conte e gli ha chiesto notizie di quella nave tenuta al largo del porto di Trapani, dall’ennesima prepotenza del debordante membro del governo.
Conte, agendo con la sua evidente signorilità, ha messo subito le cose a posto, facendo sbarcare i naufraghi, ed evitando anche l’impiego di quelle manette che Salvini aveva preteso dalle autorità portuali.
Costui ha una tale smania di ammanettare il prossimo che cominciamo ad augurarci che finalmente verrà un giorno, trovati i 49 milioni rubati dalla Lega, che i medesimi attrezzi che bloccano i polsi per evitare la fuga, scattino proprio nell'ambito del suo partito.
Sempre che la magistratura, della quale il focoso populista non vuole mai tenere conto, si attivi quando giungerà il momento di agire. Non è possibile infatti tollerare ancora a lungo questi capricci dittatoriali che ci mortificano con il resto del mondo.
Ma il problema è un altro: ormai, nell’ambito di questo governo, si è consolidato un pericoloso quanto inedito conflitto istituzionale, con ministri più invadenti che si intromettono nei ruoli e nelle competenze di altri ministri, più tolleranti. E forse il confronto con Elisabetta Trenta, e il successivo intervento di Mattarella sono valsi a spezzare questo errato approccio nella gestione del governo.
Anche perché ha ripresentato in termini molti precisi che al di sopra di queste beghe da comari esiste comunque un premier, Giuseppe Conte, che anche da quanto è accaduto a Trapani, esce comunque rafforzato.
E per dormire sonni più tranquilli, ci basterà ricordare che al Colle c’è Mattarella, finalmente un grande Presidente.