Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
“Vai, me l’aveva detto la mamma:
Bimba, attenta al sole che ti strina ali e culo, guardati un po’!
Boia deh! Faccio schifo!”
No, gentil farfallina, sei strana, piccola ma bellina.
E così cara farfalletta, o meglio piccola falena, Amata phegea passi l’estate scuriosando per niente intimorita né dell’uomo che ti ammira (ecco perché Linneo ti chiamò così, Amata, latino amatus) né dei potenziali predatori tenuti lontani dai colori nero e giallo che indicano “pericolo, tossico”.
In tutta Italia sei chiamata “pretino” tranne che al sud dove ti danno il simpatico scherzoso nome di ‘U carabinieri.
Sì, d’accordo, pulisco lo specchietto della moto, te però stai al fresco che sembri una mezza sigaretta spenta!