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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Uno sguardo dal monte
La Torre Segata

7/8/2018 - 16:22


La "Torre dell'aquila" o "Torre segata" fa parte di un più ampio gruppo di fortificazioni situate nella zona attraversata dal confine tra Pisa e Lucca. Alcuni pilastri in pietra che ne segnavano la posizione sono tutt'ora presenti lungo la via che porta alla torre. La struttura, alta più di 20 m con inusuale pianta esagonale, è sopravvissuta solo dal lato lucchese; la leggenda vuole che i pisani abbiano demolito la parte di torre dalla loro parte del confine, pur di non condividerne il possesso con i vicini. Fu costruita nel 1264 entrando a far parte delle torri di avvistamento realizzate dai pisani dopo aver conquistato le fortezze lucchesi di Castiglione e Cotone proprio sui monti di Filettole. La torre fu poi riconquistata dai lucchesi, forse aiutati dal conte Ugolino, nel 1275 quando “scendendo dal colle di Filectoro fecero terra bruciata fino alla Madonna di Castello” di Vecchiano.


Per arrivare in bici il mio navigatore indica la via del Cancellino, una stradina sterrata che parte alla fine della via Traversagna quando questa arriva al monte. Si fa la prima curva a sinistra e poi invece di seguire la strada asfaltata si va a diritto sul monte,. E’ una via romana, costruita per arrivare ad una cava di pietra situata poco avanti e come tutte le cose romane è fatta per durare. E’ infatti molto sconnessa perché realizzata con grosse pietre, una strada senza risparmio di materiali come i loro ponti che durano da duemila anni mentre i nostri di cemento non arrivano a 60 e poi devono essere chiusi per manutenzione prima che crollino. Si segue sempre la strada per un paio di chilometri fino al cartello che indica un divieto di accesso per proprietà privata. Il cartello è messo per contrastare gli atti vandalici e le ruberie ma non per chi semplicemente passa con la bici (grazie Schiofi!) e si arriva ad un cumulo di pietre che segna il confine fra Pisa e Lucca. La strada ora è cementata e si continua in leggere pendenza verso Filettole fino ad un bivio. Qui si prende a sinistra e si continua per la strada, prima asfaltata con qualche tornante, poi si entra nel bosco fino alla torre. Questa purtroppo è nascosta dalla vegetazione e non è stato possibile fotografarla da lontano per vedere tutta la sua imponenza. E’ anche un po’ inquietante perché domina dall’alto in maniera un po’ spettrale con tutti gli arbusti secchi che la circondano. A me ha fatto questa impressione anche se la gita è stata molto interessante.

 

Foto. Le belle foto sono d'archivio

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19/8/2018 - 11:31

AUTORE:
DON BAIRO

Peccato che l'episodio sia riportato nella bibbia e che il re fosse Salomone, ma vabbuò, per lo standard della rete va bene lo stesso

9/8/2018 - 9:09

AUTORE:
Mara&Meo

Considerando che i Lucchesi sono profondamente conservatori e tendono indiscutibilmente a fare tesoro di tutte le loro "cose", immagino la sofferenza nel veder demolire metà torre...a questo proposito mi viene in mente la storia di quella mamma, nell'antica Roma, a cui un'altra puerpera aveva sottratto il suo bambino mentre lei dormiva perché il suo neonato era morto nel sonno.
La poveretta si trovò a fronteggiare la "ladra" finché furono portate entrambe davanti al re e lui, dopo aver ascoltato la squallida vicenda, ordinò di dividere il bambino con la spada per poi darne metà a ciascuna delle contendenti.
A questa orribile soluzione una delle due mamme disse: Vi prego lasciate che il bambino possa vivere...consegnatelo a lei!
Allora il re senza ombra di dubbio disse: Non può essere che lei la vera madre, ridatele il suo bambino!