Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La "Torre dell'aquila" o "Torre segata" fa parte di un più ampio gruppo di fortificazioni situate nella zona attraversata dal confine tra Pisa e Lucca. Alcuni pilastri in pietra che ne segnavano la posizione sono tutt'ora presenti lungo la via che porta alla torre. La struttura, alta più di 20 m con inusuale pianta esagonale, è sopravvissuta solo dal lato lucchese; la leggenda vuole che i pisani abbiano demolito la parte di torre dalla loro parte del confine, pur di non condividerne il possesso con i vicini. Fu costruita nel 1264 entrando a far parte delle torri di avvistamento realizzate dai pisani dopo aver conquistato le fortezze lucchesi di Castiglione e Cotone proprio sui monti di Filettole. La torre fu poi riconquistata dai lucchesi, forse aiutati dal conte Ugolino, nel 1275 quando “scendendo dal colle di Filectoro fecero terra bruciata fino alla Madonna di Castello” di Vecchiano.
Per arrivare in bici il mio navigatore indica la via del Cancellino, una stradina sterrata che parte alla fine della via Traversagna quando questa arriva al monte. Si fa la prima curva a sinistra e poi invece di seguire la strada asfaltata si va a diritto sul monte,. E’ una via romana, costruita per arrivare ad una cava di pietra situata poco avanti e come tutte le cose romane è fatta per durare. E’ infatti molto sconnessa perché realizzata con grosse pietre, una strada senza risparmio di materiali come i loro ponti che durano da duemila anni mentre i nostri di cemento non arrivano a 60 e poi devono essere chiusi per manutenzione prima che crollino. Si segue sempre la strada per un paio di chilometri fino al cartello che indica un divieto di accesso per proprietà privata. Il cartello è messo per contrastare gli atti vandalici e le ruberie ma non per chi semplicemente passa con la bici (grazie Schiofi!) e si arriva ad un cumulo di pietre che segna il confine fra Pisa e Lucca. La strada ora è cementata e si continua in leggere pendenza verso Filettole fino ad un bivio. Qui si prende a sinistra e si continua per la strada, prima asfaltata con qualche tornante, poi si entra nel bosco fino alla torre. Questa purtroppo è nascosta dalla vegetazione e non è stato possibile fotografarla da lontano per vedere tutta la sua imponenza. E’ anche un po’ inquietante perché domina dall’alto in maniera un po’ spettrale con tutti gli arbusti secchi che la circondano. A me ha fatto questa impressione anche se la gita è stata molto interessante.
Foto. Le belle foto sono d'archivio