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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
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di Mario Lavia-per Il Riformista
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Di Andrea Paganelli
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di Paolo Pombeni
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Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Renzo Moschini - O.Giorgetti
Aree interne e coste non solo in Toscana

11/8/2018 - 20:57

Aree interne e coste non solo in Toscana

 
In un recente libro della Collana editoriale sulle aree naturali protette dell’ETS  (Valore ambientale tra risorsa e bellezza paesaggistica) a cura di Oreste Giorgetti, muovendo dall’esigenza di rilanciare in un contesto regionale e nazionale il ruolo del Parco di San Rossore, abbiamo incentrato questa riflessione critica sul rapporto appunto tra aree interne e costa.

L’abbiamo fatto raccogliendo l’appello di Cervellati che ha definito area metropolitana questo ambito, ma non nel senso istituzionale vigente, alle prese peraltro ancora con troppi problemi. Qui area metropolitana sta appunto a significare quella connessione tra due ambiti territoriali che neppure la pianificazione dei parchi e delle aree protette è finora  riuscita a stabilire. E non ci riferiamo ovviamente solo a quelle realtà –troppe- dove il piano è rimasto nei cassetti.

Abbiamo valutato criticamente che anche in realtà come quella del parco di San Rossore, dove il piano – un buon piano- è stato approvato presto e in significativa misura attuato, questa esigenza oggi non è meno incalzante. Anche quello di valido ed efficace che è stato fatto oggi non basta. E non basta anche per implicazioni istituzionali derivanti dal destino delle Comunità montane dalla marginalizzazione  dei piccoli comuni, dal ridimensionamento delle province e delle competenze delle stesse regioni che oggi, non casualmente, sono tornate a chiederne un rafforzamento allo stato a partire proprio dall’ambiente.
Il libro grazie ai contributi di molti autori rodati ed esperti offre uno spaccato aggiornato di questa realtà critica del Parco di San Rossore ( Versilia, Massaciuccoli), ma anche di altre situazioni –pensiamo alle Apuane o all’Arcipelago Toscano- dove territorio e attività produttive a terra come a mare, è ben lontano da essere risolto.
Sono temi che un altro recente libro AREE INTERNE -Per una rinascita dei territori rurali e montani- a cura di Marco Marchetti, Stefano Panunzi, Rossano Pazzagli Prefazione di Enrico Borghi, Ed. Rubbettino, affronta sul piano nazionale. L’Università del Molise con i suoi importanti Centri Studi è divenuta ormai un punto di riferimento nazionale sui problemi a suo tempo definiti felicemente dell’osso e della polpa.

 

Oggi, come sottolinea Pazzagli, ‘l’azzeramento del fondo ordinario alle comunità montane e il trasferimento della competenza delle aree montane alle Regioni hanno di fatto cancellato il sistema della governance della montagna’senza prima attendere una trasformazione compiuta degli enti della montagna e quindi senza creare le premesse per un reale sviluppo’. Il tutto ha creato,come  possiamo facilmente vedere, non pochi problemi alle stesse aree protette e non solo ovviamente in Toscana di cui parlammo proprio in San Rossore, in occasione della presentazione del libro citato all’inizio, con l’assessora regionale all’ambiente Fratoni.

Lì convenimmo, infatti, che come aveva posto con forza Cervellati, avremmo dovuto rimettere mano a questa riflessione coinvolgendo le istituzioni, ma anche le Università. Esigenza che il libro sulle Aree interne conferma, per cui  crediamo che dovremmo cercare anche quei raccordi interregionali e nazionali politico-istituzionali, ma anche culturali e scientifici che negli anni si sono sbiaditi. Basta pensare ai vari Centri studio promossi in varie regioni dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana alla Sicilia, dalla Liguria  alla Lombardia al Trentino, di cui è rimasto poco o nulla se non le tante chiacchere sull’urgenza di rinnovare la legge sui parchi su cui sono state scaricate tutte le colpe di una politica sbagliata o latitante che sarebbe ora di rimettere sui giusti binari.

Fonte: Renzo Moschini - Oreste Giorgetti
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