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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
LA STAGIONE DEL BASTONE, A PISA E NON SOLO

4/9/2018 - 18:08

LA STAGIONE DEL BASTONE, A PISA E NON SOLO

 

Tre eventi, avvenuti tutti nello spazio di pochi giorni, con una cultura molto simile.Il 1° settembre Matteo Salvini firma una circolare ministeriale durissima. Con l’intenzione di aggiornare il testo dello scorso anno firmato dall’allora ministro Minniti, il capo della Lega trasforma la strategia del “bastone e carota” del dicastero a guida Dem nella strategia del “bastone e basta”.

Non è più una priorità il censimento degli occupanti o la ricerca preliminare di alternative. L’interesse primario che i Prefetti sono chiamati a difendere è il diritto di proprietà, secco, senza interrogarsi sul fatto che ci sono immobili tenuti sfitti e inutilizzati da proprietari che hanno molto: 
la vulnerabilità o la condizione di marginalità degli occupanti, se avanza tempo, sono analisi rinviate a dopo lo sgombero. I Prefetti potranno fare tutto questo senza riunioni preventive degli appositi comitati, senza il raccordo con gli Enti Locali: tutto nel segno degli uomini forti, soli al comando.

Il 2 settembre, alla festa della Lega pisana, il sindaco Michele Conti annuncia l’ordinanza anti-bivacco. Non solo una ri-edizione delle ordinanze del novembre 2014 e dell’agosto 2017 firmate dal sindaco Filippeschi. Susanna Ceccardi aveva profetizzato, in relazione al dispositivo dello scorso anno, che sottoscrivere ordinanze-fotocopia rispetto agli atti della giunta leghista cascinese avrebbe prodotto la vittoria dell’originale sulla copia in salsa Dem. Una triste profezia avveratasi. Oggi, “l’originale” annuncia un testo all'insegna del "decoro" della zona Stazione e di un ritorno alla Pisa degli anni Sessanta. Mettiamola così: negli anni Sessanta iniziarono, a Pisa come in Europa, le mobilitazioni sociali di chi voleva una trasformazione radicale del mondo, nel lavoro e nell'Università, nel segno dell'uguaglianza e della solidarietà. Auguro, allora, un ritorno anche a quegli anni Sessanta, con l’ambizione della contestazione netta, popolare ed intransigente di un modo di fare politica che non condividiamo e che non risolve le disuguaglianze.Per chiudere in bellezza, il 3 settembre il sindaco di Firenze, Dario Nardella, sottoscrive l’ordinanza anti-bivacco del capoluogo regionale. “Si rende necessario - scrive - imporre il divieto di consumare alimenti soffermandosi e trattenendosi, anche singolarmente, sui marciapiedi e sulle soglie di negozi e abitazioni e sulla carreggiata”. Vietato parlare, vietato fermarsi. La sicurezza diventa la chiave di lettura onnivora ed assoluta in cui si mettono assieme, confondendoli e senza risolvere neanche mezza questione, problemi di ordine pubblico, problemi di marginalità sociale, mancata inclusione e spaccio.

E chi se importa delle differenze: all'inseguimento della destra, nel modo peggiore.Mi affianco, pertanto, alle parole delle associazioni nella lettura della circolare Salvini e condanno nel modo più netto la “stagione del bastone” che inizia a delinearsi: bisogna difendere le esperienze di rigenerazione urbana, di riappropriazione solidale degli spazi, di occupazioni che, pur non legali, consentono a corpi sociali veri di far conoscere i propri bisogno alla città. Nelle nostre città, i problemi si affrontano distinguendoli e trovando soluzioni concrete. 
Mobilitiamoci, costruiamo alleanze, difendiamo la dignità umana contro coloro che la vorrebbero umiliata e sottomessa.










Fonte: Ettore Bucci-Sinistra Italiana Federazione della Provincia di Pisa
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