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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Pieroni (Pd)
“Congresso regionale, occasione (quasi) persa”

5/9/2018 - 15:20

Pieroni (Pd) : “Congresso regionale, occasione (quasi) persa”
 
«Per come si stanno mettendo le cose, il prossimo congresso regionale rischia di essere una occasione persa! E’ incredibile come non ci si renda conto che il PD sta barcollando sull’orlo di un precipizio, che può portarci diretti ad un altro bagno di sangue elettorale, l’ennesimo!
Gli appelli all’unità mi paiono velleitari, patetici o fuorvianti, specie se provenienti da chi ha passato l’estate tra cene, caminetti e incontri ristretti per blindare il congresso, avendo peraltro accuratamente evitato di dar vita ad un confronto serio ed approfondito sulle cause delle molteplici e pesantissime sconfitte elettorali subite dal PD anche nella “rossa” Toscana. Quale unità vera può nascere se chi la invoca si esercita esclusivamente nel mettere in campo candidati di parte a ripetizione?
Se l’unità si vuol raggiungere davvero - ma l’unità del partito non di una maggioranza - si fermi la macchina congressuale, si chiuda la “fabbrica dei candidati”, si lavori insieme, tutti, alla definizione di un nuovo profilo politico/programmatico del PD toscano per affrontare le prossime scadenze elettorali (europee, comunali, regionali). Insomma, si faccia quel lavoro che, colpevolmente, chi ha guidato il partito finora non ha inteso fare. Ai toscani nulla importa delle diatribe tra “renziani ortodossi” e “renziani delusi”. Importano ancor meno, anzi, infastidiscono ancora di più, gli accordicchi alla base di possibili ticket tra esponenti delle due fazioni.
Il PD appartiene ad una comunità molto più ampia, anche a persone che, deluse ed arrabbiate, non ci votano più. E’ poi certo che la parte che, più di altre, ha determinato “il problema” non può certo ergersi più di tanto, e da sola, ad artefice della “soluzione”. Un po’ più di autocritica, di senso del limite e di umiltà non guasterebbero!
Condivido quanto afferma il collega Antonio Mazzeo: “Non dobbiamo affrontare questa fase congressuale partendo dai nomi. E’ profondamente sbagliato”. Bene! Si passi dalle parole ai fatti».
 
 
 
Andrea Pieroni 
Consigliere Regionale della Toscana
Gruppo Partito Democratico
Vicepresidente Segretario Prima CommissioneVicepresidente Commissione di ControlloComponente Commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera

Fonte: Andrea Pieroni
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8/9/2018 - 23:49

AUTORE:
Filettolino

Chi sono ? Non ha importanza. Posso essere uno , nessuno o centomila. L' importante è sapere quello di cui si parla.Se ti va, mi puoi smentire, na ne dubito. Quando si scrive un qualcosa, non si fa mai per se stessi, altrimenti perché pubblicare, di conseguenza ci sarà sempre chi risponderà. Si chiama contraddittorio, usa in democrazia. I giornalisti lo fanno quotidianamente, urta un po' i potenti ma è il sale delle democrazie occidentali. Naturalmente io non sono un giornalista, mi piace scrivere e leggere di cose vere e se ritengo di intervenire lo faccio liberamente. Tanto vedo che in questo forum non è prassi palesarsi.La Colnago di Renzi, esibita pochi mesi fa a Firenze, non è sua . In base al decreto legge Prodi del 2007 è tenuto a darla indietro. Non lo farà ? Pazienza.
Come si dice... : i discorsi li porta via il vento, le biciclette i livornesi. In questo caso livornesi di Firenze.
Con tutto il rispetto per i livornesi.

8/9/2018 - 22:56

AUTORE:
BdB

....da Filettole che...ad un certo punto "polesse" per la precisione delle date storiche, ma poi mi 'asca sulla biciretta regalata ad uno che ha fatto il Presidente di Provincia, il Sindaco della capitale della Toscana, il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italia il Ministro ad Interim dello Sviluppo Economico dato a lui da Mattarella a causa del siluramento di Federica Guidi con la vigliaccata della truffa del suo compagno mai avvenuta, ministro delle infrastrutture e dei trasporti ad interim in seguito alle dimissioni di Maurizio Lupi, il Segretario Generale del Partito Democratico e 1.000 giorni prima delle sue dimissioni fece la prima uscita per "Fiorenza" con la biciretta di suo (ho la registrazione) ma, nonò (senza la h) la registrazione della gita mai avvenuta con il cosiddetto aroprano di Renzi.

piesse: durela anco te a rispondermi a pippogallo, ma se smetto di da' l'aire poi fe'la fine di altri che non sanno 'ncomicià gnente di suo.
..poi io sono Bruno della Baldinacca alias BB: te chi siei?
bona.

8/9/2018 - 19:14

AUTORE:
Filettolino

Le elezioni Europee si sono svolte nel 2014, il governo Letta è nato nel 2013, quindi era già in carica da un po'rispetto a quell'evento : su che basi, Renzi, avrebbe chiesto a Napolitano di andare a elezioni anticipate, se proprio la ri-elezione del Presidente era stata fatta per scongiurare questo, e il parlamento si era impegnato a fare alcune riforme, chieste a garanzia, proprio da Napolitano stesso ?
E comunque sul risultato delle Europee pesa parecchio il bonus degli 80 euro...
Per quanto riguarda l' onestà e l' incorruttibilità lascerei perdere, terreno scivoloso per Renzi.
Ricordo, per la storia, che nel 2007, Prodi firmò un decreto che imponeva ai Ministri e ai componeti del Governo, a vario titolo, di non accettare regali del valore superiore ai 300 euro.
Durante una visita di stato in Arabia,anno 2015, alcuni MEMBRI della delegazione italiana, ebbero in dono dei Rolex del valore accertato di 3.000 euro. l' ufficio preposto di palazzo Chigi sta ancora aspettando che li consegnino.
Oppure la famosa bici Colnago, esibita in piazza della Signoria, valore tra i 1.500 e i 1.800 euro, donata dalla famosa Casa a Renzi e ancora in suo possesso. Lecito ? Secondo la legge, parrebbe di no.
Dire del Pci, a guida Berlinguer, che fosse un partito personalizzato, è dire un ' eresia. Nonostante vigesse il famoso " centralismo democratico " le correnti esistevano, eccome. I MIGLIORISTI, di Amendola e Napolitano, gli INGRAIANI, di Ingrao, i BERLINGUERIANI, i COSSUTTIANI, di Armando Cossutta, per non parlare del GRUPPO DEL MANIFESTO, di Pintor, Magri e Luciana Castellina, espulsi nel "69. Il carisma di Enrico Berlinguer, teneva unito il partito, quello che altri non hanno avuto e che forse non avranno mai.
Alessandro Natta guidò il Pci alle elezioni Politiche del 1987, spettava alla Dc parlare per ultimo, in quanto partito di maggioranza relativa con il 32,9 %, preso nel 1983. Il Pci aveva avuto il 34 % alle Europee del 1984, dopo la morte di Berlinguer.Altra storia.
Eppoi, " omo nimmo ", un si pò sentì...
Chi vuol rispetto, lo porti, soprattutto se fa parte della sua Storia.
La Storia appunto, non la propaganda !

7/9/2018 - 10:51

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

Con un partito "personalizzato" e 5 donne capolista per ogni circoscrizione elettorale per il voto Europeo PD al 41% e se Matteo Renzi era un profittatore chiedeva elezioni politiche anticipate e dietro quell'onda superava il 40% e con il "porcellum" erano sufficienti a governare da solo e non come poi governò Letta nel governo di scopo per le riforme (che non fece) con Berlusconi e Monti.
Poi ancora se non si intestardiva (sempre Renzi) di volere l'attuale Presidente della Repubblica da lui scelto e non da Berlusconi che sarebbe stato garanzia di non rottura del Patto del Nazareno e quindi le riforme approvate dal Parlamento avendo maggioranza ampia non necessitavano del referendum confermativo ed ora era un altro par di maniche ma....Renzi è troppo onesto ed incorruttibile e non si è fatto prendere in castagna come Bersani dai soliti grillini e da Berlusconi che voleva la grazia da un Presidente indicato da lui; Amato oppure D'Alema.

Ultimamente con le due dimissioni di Renzi (il suo vice ha perso anche lui) ma....)
Quindi con un partito spersonalizzato "Martina uomo nimmo" e metà voti zan-zan....


Comunque il mondo io l'ho sempre visto andare in avanti anche quando il mio partito guidato da D'Alema e poi Fassino era al 18% poi Veltroni lo riportò al 34% ma..si dimise perchè perse con Berlusconi.

Ora la minoranza del 20% orlandiano si vuol prendere la rivincita sul 70% di renziani con il fratello di Zingaretti e se fosse solo lui candidato alle primarie come ora, poi avremmo un PD al 4% da fare coppia pari all'altro partito di sinistra dei LeU e far contento il solito Berlusconi come fece Ingroia e cosi per la mia generazione di riformista liberaldemocratico, non più comunista, anni sabbatici.
Poi vederemo disse Giannino del Ciati.

nb, il partito personalizzato al massimo che poi costò la vita al povero Berlinguer ma riuscì con la sua morte a portare il PCI in quelle elezioni Europee sopra la percentuale della DC. Fu un fatto storico ma che poi non servi a niente perchè il partito guidato dall'omo nimmo Natta la volta dopo si dimentico di essere l'ultimo come prassi a parlare in TV per l'appello ai votanti. Ricordo una mia telefonata alla federazione PCI di Pisa che facessero notare ai dirigenti massimi che non toccava alla DC l'ultimo appello televisivo ma al PCI essendo stato il primo partito Europeo e la risposta fù: Baglini non fà votà 'oglioni, noi ci s'ha da fa.
Nussuno di loro si accorse che da li cominciò il declino del partito e per non aver eletto Luciano Lama a capo del partito; uomo che ogni volta che appariva in TV il partito aumentava nei sondaggi e con Natta " il bazzetta" che era 'ntepatio anche a sù ma, la gente cambiava canale o veniva via a metà discorso alla chiusura della festa nazionale dell'Unità. Io c'ero a Ferrara e vidi quel disamore.

7/9/2018 - 8:52

AUTORE:
Lettore

Credo sia importante distinguere il Paese dal Partito. Il Paese in generale non ha sofferto dal governo Renzi, alcune decisioni sono state buone, altre meno ma difficilmente un governo diverso poteva fare di più in questo momento di crisi finanziaria mondiale. Certo che alcuni paesi sono riusciti ad avere tassi di crescita superiori e stare più attenti ai ceti meno abbienti. Noi in questi anni invece abbiamo visto crescere il divario ricchi-poveri e scomparire l'ascensore sociale mentre il fenomeno immigrazione, non sufficientemente controllato, veniva indicato dai partiti di destra come la principale causa del nostro disagio sociale. Le progressive e sempre più gravi sconfitte elettorali non sono state considerate e il riferimento rimaneva a quel 42 per cento frutto di una speranza più che di una certezza. Il partito si è diviso fra le polemiche e le reciproche accuse, che ancora oggi continuano. Questo è stato l'errore della dirigenza, quella di non riuscire a tenere unito il partito che voleva dire tenere uniti anche gli elettori. Ora siamo al 17 per cento e molti non si riconoscono più in un partito dominato da un finto ex segretario. La divisione fra renziani devoti e renziani delusi appare quasi insanabile. Meglio sarebbe ripartire azzerando tutto, una nuova classe dirigente giovane e con pochi e chiari obbiettivi superando questa malefica divisione. Un cosa molto difficile perchè la personalità e il carisma di Renzi rende tutto molto complicato.

5/9/2018 - 16:00

AUTORE:
Bruno Baglini

Orgoglioso e Fiero, Io ho smesso di fare penitenza. Basta.

1) Personalmente non intendo più fare autocritica, né intendo più ascoltarne;

2) ogni giorno che passa il Profilo da Leader e di Uomo di Governo di Renzi assume contorni più evidenti, oserei dire accecanti;

3) una Statura Ingigantita dalla pochezza di chi ci governa e di chi altrove balbetta di opposizione cincischiando sulle parole;

4) non intendo personalmente più fare buon viso a cattivo gioco né subire la prevalenza " culturale " delle ovvietà della discussione pubblica;

5) Butto nel cestino ogni conversazione che premetta " gli errori che abbiamo fatto...gli errori di Renzi...gli errori...la sinistra inclusiva...ricostruire..."., conversazione o articolo od altro;

6) Io sono Orgogliosamente Fiero di quel che ha fatto il PD e i governi guidati dal pd ed intendo rivendicarlo senza più chiedere scusa;

7) Questo è ciò che farò e se il paese non la pensa come ...chi se ne frega del paese. Non è Obbligatorio Vincere; è Obbligatorio rivendicare un Paese Civile e il PD lo stava costruendo. Aggiungo: siamo in una fase eversiva nella storia del mondo( Trump presidente Usa, la patria della democrazia moderna, ha minacciato le big cig di ritorsioni se non daranno spazio alle fakes di fonte bannon e dei suoi siti) e credo che Renzi lo avesse se non capito almeno percepito , cercando di dirottare l'onda nera, governando il processo. Ciò che fa di Lui un Leader e Ridimensiona tutti gli altri a ripetitori di banalità insensate;

9) Mai più mal di pancia e a Testa Alta perché lo sconfittismo è nella nostra testa prima ancora che in quella degli altri;

10) essere élite non può più essere un insulto: perché esprimersi in italiano , fare di conto, conoscere la storia, applicare la logica, avere comportamenti probi e civili, allungare la mano per aiutare chi inciampa, pagare le tasse e rispettare le code non può essere un peccato.
Io sono senza peccati.
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...Se il buon Pieroni leggerà questo mio copia/incolla lo pregherei di tener di conto il punto 5.
...5) Butto nel cestino ogni conversazione che premetta " gli errori che abbiamo fatto...gli errori di Renzi...gli errori...la sinistra inclusiva...ricostruire..."., conversazione o articolo od altro;

nb, l'altra mia consigliera Regionale Alessandra Nardini è stata interrogata più volte da me medesimo, quando rammenta -GLI ERRORI CHE ABBIAMO FATTO- di dirmi di persona o per scritto dove ho sbagliato io Bruno Baglini e se vorrai spiegarmelo anche te, ne sarei grato; cosi come ho sempre fatto di attenermi al paragrafo n° 6 della tessera PCI firmata da Luigi Longo e Mauro Tolaini nel 1969 - continuerò a seguire "quel precetto" con la solita attenzione di sempre!

Basta lammie! e che diamine!

Grazie per l'attenzione
e... fraterni saluti come si diceva un tempo fra Compagni.