Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Si è sparsa la voce dell’avvistamento del grosso cigno alla foce del Serchio e, nonostante la fastidiosa inutile presenza dei militari che ci impediranno per altri SETTE mesi l’accesso al mare, solamente nei giorni feriali menomale, molti sono coloro che cercano di avvistare quell’insolito maestoso anatide.
C’è anche chi cerca di fotografarlo mentre si alza dall’acqua, lui è un po’ vagabondo e ama starsene fermo e razzolare nel laghetto costiero, con l’uso di una canna a mo’ di frusta, strumento che andrebbe usato su questi stupidi, e chi si munisce di un buon tele o una buona cinepresa (anche da un buon telefonino) e ci fa vedere questa meraviglia.
22 secondi, troppo pochi per un documento, ma abbastanza per vederne la bellezza delle forme, del modo di cercar cibo e… di godere della presenza di anatre locali che accettano e addirittura ringraziano l’extracomunitario nell’apporto del cibo, ribaltando i ruoli della società degli uomini: i neri sono bianchi e bianchi sono neri!
Come dicono sul forum?
Meditate gente, meditate!