Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Florovivaismo, Mati: “Bene il bonus verde anche per il 2019”
Il presidente dei florovivaisti di Confagricoltura: per il distretto pistoiese è una occasione da non sprecare
Pistoia, 17 ottobre 2018 - “Siamo soddisfatti perché si tratta di una misura che non costando nulla alle tasche dei cittadini da una parte aiuta il settore florovivaistico e dall'altra spinge verso una riqualificazione delle città e delle periferie, dove anche la presenza di giardini privati contribuisce a migliorare la qualità della vita delle persone riqualificando l'ambiente in cui vivono”, così Francesco Mati, presidente sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana e Nazionale, saluta la decisione del Governo di rinnovare il bonus verde inaugurato lo scorso anno, anche per il 2019. Il che significa che viene rinnovata per un altro anno la detrazione al 36% per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato e pubblico.
“E' un risultato importante – aggiunge Mati – che abbiamo ottenuto grazie all'azione coordinata con gli altri rappresentanti delle aziende florovivaistiche, ma in particolare con l'impegno di Nadia Forbici di Assoflora Lombardia e il coordinamento nazionale filiera Florovivaismo e paesaggio”.
“Per tutto il distretto di Pistoia – aggiunge Mati – si tratta di una occasione da sfruttare a pieno e so che i nostri associati stanno già investendo sulla qualità sie del prodotto che dei sistemi di produzione. Del resto gli stessi dati della ricerca della Banca CR Firenze sui distretti economici e produttivi della Toscana ci dicono che l'export del florovivaismo pistoiese è in crescita e quando vai bene all'estero dove la concorrenza è particolarmente agguerrita vuol dire che hai prodotti e capacità per stare sul mercato da protagonista”.
“Adesso sarebbe auspicabile – conclude Mati – che Governo e Parlamento riducano l'Iva dal 22% al 10-5% per i giardinieri e per coloro che operano nella gestione e nella manutenzione del verde. L'abbassamento dell'Iva infatti farebbe emergere il lavoro sommerso che ancora oggi caratterizza, purtroppo, parte del nostro settore, aumentando così anche l'incasso per l'erario che invece oggi viene evaso”.