Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Pensavamo che il nostro paese avesse bisogno di lavoro e di crescita. Che per favorire le nascite fossero necessarie misure per facilitare l’accesso delle donne al lavoro, armonizzando gli orari ed equiparando i salari, e di contrasto alla povertà giovanile.
Che l’agricoltura avesse bisogno di innovazione e di competitività. E invece alla fine è arrivata la tanto agognata ‘politica per le nascite’ quella che dovrebbe, nelle intenzioni di M5S e Lega, compensare la richiesta di manodopera straniera: un pezzo di terra incolto e abbandonato in concessione ventennale per chi fa il terzo figlio e ha abbastanza tempo da perdere per dedicarsi al giardinaggio.
Dal "potere al popolo" al "podere al popolo". Un’idea a dir poco approssimativa sia dell’agricoltura - i microappezzamenti abbandonati e marginali del demanio, i pochi già non destinati né destinabili ad altre finalità, non saranno redditizi per nessuno - sia della demografia.