Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nella prossima primavera anche il nostro comune andrà alle elezioni amministrative.
Sono gia passati 5 anni, una infinità, tante cose sono cambiate a livello nazionale e locale.
Oggi abbiamo un governo giallo verde che non solo esprime programmi diversi, ma anche principi e valori profondamente differenti rispetto alla nostra storia, cultura.
La solidarietà, la tolleranza hanno lasciato il posto all’individualismo, all’egoismo.
Quando la povertà avanza, i mezzi di sostentamento si riducono, subito le persone si ritraggono in se stesse, si tende a difendere l’esistente, ci appartiene ciò che ci circonda, non siamo in grado di vedere oltre, e se anche ciò che ci circonda è poco, quel poco diviene tanto e va difeso, soprattutto quando non ci sono più quelle forze politiche che si opponevano alla esclusione sociale .
Lo sguardo si accorcia come la speranza, e cosi anche la nostra ombra ci mette paura.
Su queste paure i gruppi di potere hanno costruito e ci stanno costruendo le proprie fortune, politiche .
Siamo sempre più portati a dare la colpa agli altri senza vedere le responsabilità proprie.
Questo è il limite cosciente o incosciente di quella che un tempo era la sinistra.
Su questa strada si continua a perseverare, mentre le fasce sociali medie e medio basse fanno sentire il loro grido di dolore per una situazione pesante che stanno vivendo, la risposta di chi dovrebbe rappresentarli è assente, quella che un tempo era la sinistra si divide in mille rivoli ogni uno per la sua strada senza sapere quale sia lo sbocco finale, senza ricostruire una reale alternativa.
Se questo è vero, non possiamo, che ri- partire dai territori, da coloro che oggi subiscono le condizioni di maggiore difficoltà, per ricostruire una proposta politica alta.
Per fare questo è importante saper prendere atto della attuale situazione sapersi assumere ogni uno le proprie responsabilità.
Per poterlo fare è importante partire dalle cose che uniscono e non da quelle che dividono.
Un punto di partenza che deve essere uguale per tutti è la condivisone dei valori, il riferimento è la nostra carta costituzionale.
Da qui ricominciare a creare una proposta politica alta.
Discutere delle cose che uniscono, creare un percorso condiviso che sappia porre al centro la persona coi suoi bisogni e le sue necessità.
Per farlo non basta dirlo ma ogni nostra iniziativa deve avere questo obbiettivo.
Questo è il senso della proposta politica che vogliamo fare a san giuliano con l’assemblea di LUNEDI 3 DICEMBRE AL CIRCOLO DI PAPPIANA allE ORE 21, abbiamo invitato tutte le forze democratiche del territorio
Uscire dai nostri recenti e misurarci in campo aperto cercando di tornare a far divenire protagoniste le persone che vogliamo rappresentare, come potremmo essere credibili, ognuno con la sua proposta, se poi agli occhi dei cittadini ci presentiamo con tante liste, tutte legittime, ma diverse, continuando a dare il senso della frammentazione della divisone, della difesa delle nostre molteplici identità, rigidamente divisi.
Perché le persone dovrebbero avere fiducia in noi se in un momento come questo dove in discussione non è solo un programma alternativo all’altro, ma una visione di società, una stessa idea di comunità, noi non siamo in grado di saper trovare una sintesi unitaria che ci permetta di riaffermare le basi sulle quali si fonda la nostra comunità.
Non debbono essere i distinguo a prevalere ma l’insieme della proposta.
Dobbiamo avere il coraggio di dire che non c’è bisogno di una patrimoniale ma di una diversa redistribuzione della ricchezza perché è l’unico modo di dare di più a chi non ha.
La scuola, le cure primarie, tutti debbono accedere senza costi, le innovazioni e le tecnologie devono servire al benessere della collettività, la creatività, la capacità imprenditoriale, la creazione di lavoro è creazione di ricchezza e chi lo fa deve essere agevolato non penalizzato.
Anche a livello locale non partiamo da zero, dobbiamo avere il coraggio di dirlo e di difendere ciò che abbiamo fatto, e dobbiamo difenderlo come patrimonio di tutti, chi ha governato ma anche di chi è stato alla opposizione in modo costruttivo.
Se questo Comune ha dato la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano è perché prima a dato la cittadinanza reale a tante persone che hanno bussato alla nostra porta.
Bussarono alla nostra porta nel 44 per sfuggire ai nazifascisti ed hanno bussato alla nostra porta oggi, e noi abbiamo sempre fatto trovare le nostre porte aperte.
Non abbiamo governato in un periodo semplice non solo economico ma anche politico e sociale.
Eppure abbiamo sempre saputo mantenere la barra a dritta cercando di dare risposte non semplici a problemi complessi.
Ed oggi se il Comune di San Giuliano è tornato ad essere considerato un comune virtuoso, se non abbiamo licenziato nessuno, con un bilancio in deficit potevamo farlo, e non lo abbiamo fatto, anzi oggi assumiamo. Da dicembre entrano 4 persone, sui servizi sociali e alla persona abbiamo mantenuto lo stesso livello di servizi anche se ci venivano riconosciute meno risorse, se le aziende che lavorano per il Comune oggi hanno la certezza dei pagamenti in tempi rapidi (8/18 giorni, quando siamo entrati erano dai 250 ai 312 giorni), è perché abbiamo cercato di amministrare avendo sempre presente il bisogno delle persone e non gli interessi di parte.
Sappiamo che ancora tanto è il lavoro da fare, tante sono le cose rimaste indietro, ma vorremmo farlo con un percorso alto che ci veda tutti protagonisti .
La politica deve di nuovo riprendere il suo spazio e gli amministratori, amministrare in base ad un programma condiviso.
Questo è il senso del nostro ragionamento per San Giuliano, e della proposta politica che vorremmo fare.
Non vogliamo disperdere ciò che di buono è stato fatto e chi ha guidato il percorso di risanamento e innovazione in questa difficile fase politica e sociale.
Il tempo non è mai neutrale, ciò che andava bene ieri, non va bene oggi e viceversa, le forze politiche che si definiscono progressiste e di sinistra debbono saper guardare al futuro, avendo sempre presente chi intendono rappresentare.
Per questo proponiamo a tutte le forze progressiste e di sinistra, una discussione unitaria, la costruzione di un programma per la prossima legislatura condiviso, partendo dalle cose che uniscono per ridare quella speranza nuova e rispondere a quel grido di dolore di tanta parte della nostra comunità.
A tutti noi è chiesto molto e l’unica cosa che non possiamo fare è cercare le facili scorciatoie o solo gridare forte, perchè neanche la luna ci sentirebbe, il momento è ora e non possiamo perderlo e da San Giuliano abbiamo tutte le condizioni per dare un nostro importante contributo, per arrestare questo processo involutivo oggi in atto.
Franco Marchetti
Vicesindaco San Giuliano