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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Irene Galletti
Caos parcheggi a Cisanello Irene Galletti (M5S): “Vogliamo risposte”

12/12/2018 - 16:58


Caos parcheggi a CisanelloIrene Galletti (M5S): “Vogliamo risposte”
 
"Presso l'Ospedale Santa Chiara di Pisa i dipendenti lavoratori, inclusi studenti, specializzandi o altro, per parcheggiare sono costretti a pagare un abbonamento mensile di convenzionato di circa 26 euro. Si tratta di una situazione transitoria, auspicabilmente risolvibile con il trasferimento del Santa Chiara a Cisanello, anche se non si sa quando, visto la crisi finanziaria di Inso”. Così il consigliere regionale Irene Galletti interviene a margine di un sopralluogo avvenuto a Cisanello. 
“Il problema maggiore rimane quello degli stalli auto a Cisanello. Il piano parcheggi a regime – prosegue - ne prevede solo 4mila, a fronte di 14mila lavoratori, a cui si sommano altrettante migliaia di utenti quotidiani.

Di questi 4mila e 400 stalli non è chiaro quanti siano gratuiti e quanti (gratuiti e non) siano ad uso anche degli utenti del presidio sanitario”.

La situazione collocamento parcheggi a Cisanello, al di là del loro numero, è un'altra questione da affrontare. “Questi – spiega Galletti - sono a una distanza di circa un chilometro in linea d'aria dall'ala estrema dell'ospedale. Questo tragitto costringe il personale sanitario che si reca al lavoro a perdere ogni giorno, tra il traffico interno e la cadenza delle navette, dai 30 ai 40 minuti a viaggio”. 
Il piano B che molti lavoratori escogitano è quello di parcheggiare nella zona di via Bargagna, oppure nella zona dei condomini di via Mezzana e via Pera “creando tensioni con i residenti. Inoltre, pur parcheggiando in quelle zone, i lavoratori sono costretti ad aggirare gran parte del perimetro del presidio alla ricerca dell'unico varco pedonale autorizzato. Tutta questa centralizzazione degli accessi – insiste Galletti -  non produce maggiore sicurezza perché il varco del parcheggio a pagamento C1 e C2 rimane aperto anche in orario notturno, mettendo a rischio il personale che rimane di guardia attiva”. 
Infine c'è la situazione delle lavoratrici Dussmann, costrette ad andare a piedi, anche in orario notturno, fino ad un container-spogliatoio collocato vicino Ponte alle Bocchette, “senza che sia stata creata ancora la corsa notturna delle navette, esponendole così al freddo stagionale e – conclude - ad un reale rischio per la loro sicurezza".






 









 



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