A volte ci soffermiamo ad ammirare le bellezze naturali, rimanendo meravigliati di fronte alla capacità della Natura di creare ambienti, paesaggi, scorci fantastici.Soprattutto se facciamo poi il confronto con l'attitudine umana a distruggere, depredare, sfruttare qualunque luogo.Ma a volte, così come succede nell'arte, anche per l'ambiente l'uomo può creare meraviglie che poi diventano parte della Natura.
Nel nostro territorio abbiamo un esempio davvero eclatante di tale capacità umana, il bosco di Migliarino
GIALLOVERDEI COLORI DELLA VERGOGNA.
Stavo pensando a quella immagine che ritrae il presidente Mattarella con la ragazza, in quel l'immenso piazzale vuoto verso il feretro di Antonio, ai lati del carro funebre due operatori, probabilmente del servizio funebre, e nient'altro.
È l'immagine impietosa, di quello che oggi è il nostro paese. L'immenso vuoto morale in cui siamo caduti, e non ci sono parole che possano scusare tanta indifferenza, tanta solitudine anche di un capo di stato. Non c'era un rappresentante del governo, né in prima persona ne qualcuno a rappresentarli, non c'era una divisa, non c'era una bandiera, anche piccola, ne tricolore ne quella blu con le stelle, che Antonio amava tanto.
E allora le braccia scivolano lungo i fianchi, stanche e impotenti, ma come è stato possibile arrivare ad un punto così basso di moralità, ignoranza, indifferenza, superficialità? E ti prende un pensiero di sconforto, ma come si può ridare un briciolo di dignità a questo paese, come risvegliare menti assopite al buon senso, sorde al pianto di una famiglia, come ridare un'anima alle persone. E ho cercato e risposte non ne ho trovate.
Già la sera della commemorazione al parlamento europeo, l'unica sedia vuota era quella del primo ministro italiano, in quel minuto di silenzio solo il rumore vergognoso di quell'assenza.
Ma loro, quelli del governo, così presi da se stessi, così impegnati a fare passerelle, a rilasciare interviste a iosa, a celebrare se stessi in ogni dove e in ogni occasione, quelli che vanno ai funerali con gli applausi organizzati, ci stavano stretti in questa storia.E allora ho pensato ad Antonio, aveva ragione lui ad amare tanto l'Europa