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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
andrea incorvaia antonio piro
Bando cultura comune di Pisa: quello che non funziona

26/12/2018 - 10:21

alle redazioni con richiesta di pubblicazione

andrea incorvaia e antonio piro

comunicato stampa
MI riconosci? Sono un operatore dei beni culturali
sindacato generale di base Pisa

Bando cultura comune di Pisa: quello che non funziona
 
 La Cultura non è un gioco o un mero mezzo propagandistico.
 Nell’ultimo bando comunale sul settore per la concessione di contributi ordinari, scaduto a Novembre (con servizio da erogare al 31 dicembre 2018), intravediamo diverse falle, tutte coerenti con la fase politica che stiamo attraversando, infatti l’assegnazione fondi per il comparto al 2018, non può e non deve essere un momento “ludico” e da panem et circenses.
La cultura è cosa seria e come tale va trattata, i lavoratori di settore poi oggi sempre più bistrattati non possono essere paragonati a degli hobbysti della domenica.
Nel bando, che prevedeva uno stanziamento complessivo di 120 mila euro si menzionano; enti associazioni e fondazioni senza scopo di lucro e seguendo la logica il “personale” impiegato deve essere rigorosamente a titolo gratuito.
Non ci meravigliamo che vengano partorite proposte del genere, del resto un ministro qualche anno fa disse esplicitamente che “con la cultura non si mangia”, la meraviglia semmai è resa da un servizio che può essere prestato alla collettività e che non diventi esercizio di propaganda (post)elettorale.
La qualità del resto va a braccetto con la professionalità; certamente non mettiamo in dubbio chi dona un servizio a titolo gratuito poiché il volontariato è uno dei capisaldi della democrazia, allo stesso tempo condividiamo che alcuni spettacoli debbano essere gratuiti  e accessibili a tutti\e. Altro discorso è invece l’utilizzo del volontariato come mezzo sostitutivo di lavoratori retribuiti e allo stesso tempo l’utilizzo di personale formato a titolo gratuito, una forma di sfruttamento del tutto inaccettabile.
Come già detto in anticipo è quanto meno bizzarro che un bando del genere abbia tempi così stretti, testimonianza tangibile di tutto ciò risiede nelle difficoltà oggettive che diversi soggetti hanno avuto per la presentazione della documentazione alle scadenze dovute, entro il 12 Novembre 2018, in correlazione ai tempi strettissimi di realizzazione dei servizi (il 31 Dicembre 2018!).
La cultura è una cosa seria, così come la vita dei lavoratori e delle lavoratrici che operano nel settore.
La qualità del servizio reso alla collettività, passa da tutti questi aspetti, non è tempo di spettacoli per castellani, la cultura è di tutti. Pisa meriterebbe ben altro.


























Fonte: giustifederico@libero.it
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