Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Istituzioni solo divise?
Le ultimissime notizie istituzionali riguardano la richiesta di alcune regioni del Nord che chiedono per se e per intero competenze oggi dello Stato.
Avremmo così regioni sul modello di quelle speciali non prive come sappiamo anche da vicende recenti di problemi a guai. Ma neppure quelle speciali gestiscono direttamente tutto. Negli anni ottanta la Commissione Bicamerale per le questioni regionali condusse una indagine nazionale sulle regioni speciali – fui Relatore- perché già allora si ponevano dei problemi ad una gestione che stentava ad assumere quel carattere federalista di cui si avvertiva la crescente necessità.
A quegli anni seguirono varie stagioni ed esperienze diverse compresa quella di una collaborazione stato-regioni che vide sempre ritornare però la pretesa dello Stato a fare la parte del leone.
Con il Referendum si toccò il fondo con l’appello di Renzi e della Boschi a sostenerlo per ‘punire le regioni’. Il suo fallimento non ha impedito che sul piano nazionale si proseguisse con interventi e misure come la legge che di fatto ha liquidato le province il cui ruolo risulta sempre più indefinito e marginale oltre che a secco di finanziamenti. Non se la passano bene neppure i comuni che si pretende di accorpare forzatamente quando sono piccoli ( in vari paesi europei i comuni sono molti di più che nel nostro paese e le cose funzionano).In questa situazione scombinata istituzionalmente a pagarne il prezzo più salato sono state le politiche ambientali che hanno indispensabile bisogno di progetti definiti e sostenuti da quella leale collaborazione istituzionale costituzionale di cui si sono perse ormai le tracce.
E non un certo un caso che in questo ambito a pagarne maggior dazio siano stati i parchi e le aree protette i cui piani sono destinati anche nei non molti casi in cui sono stati predisposti a non rimanere sulla carta solo se le istituzioni e le forze politiche sanno stare in partita come una squadra e non come una accozzaglia di categorie a caccia di guadagni a spese dell’ambiente e della sua tutela.
Se le cose non cambieranno non crescerà solo il livello dei mari ma anche i disastri e la rovina dei territori. Se ognuno continuerà a rivendicare qualche ciottolino in più per se avremo solo ciottoli. Insomma deve essere più chiaro cosa ognuno deve fare ma anche più chiaro cosa deve essere fatto.