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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Renzo Moschini
Istituzioni solo divise?

27/12/2018 - 7:56

Istituzioni solo divise?


 Le ultimissime notizie istituzionali riguardano la richiesta di alcune regioni del Nord che chiedono per se e per intero competenze oggi dello Stato.

Avremmo così regioni sul modello di quelle speciali non prive come sappiamo anche da vicende recenti di problemi a guai. Ma neppure quelle speciali gestiscono direttamente tutto. Negli anni ottanta la Commissione Bicamerale per le questioni regionali condusse una indagine nazionale sulle regioni speciali – fui Relatore- perché già allora si ponevano dei problemi  ad una gestione che stentava ad assumere quel carattere federalista di cui si avvertiva la crescente necessità.
A quegli anni seguirono varie stagioni ed esperienze diverse compresa quella di una collaborazione stato-regioni che vide sempre ritornare però la pretesa dello Stato a fare la parte del leone.

Con il Referendum si toccò il fondo con l’appello di Renzi e della Boschi a sostenerlo per ‘punire le regioni’. Il suo fallimento non ha impedito che sul piano nazionale si proseguisse con interventi e misure come la legge che  di fatto ha liquidato le province il cui ruolo risulta sempre più indefinito e marginale oltre che a secco di finanziamenti. Non se la passano bene neppure i comuni che si pretende di accorpare forzatamente quando sono piccoli ( in vari paesi europei i comuni sono molti di più che nel nostro paese e le cose funzionano).In questa situazione scombinata istituzionalmente a pagarne il prezzo più salato sono state le politiche ambientali che hanno indispensabile bisogno di progetti definiti e sostenuti da quella leale collaborazione istituzionale costituzionale di cui si sono perse ormai le tracce.

E non un certo un caso che in questo ambito a pagarne maggior dazio siano stati i parchi e le aree protette i cui piani sono destinati anche nei non molti casi in cui sono stati predisposti a non rimanere sulla carta solo se le istituzioni e le forze politiche sanno stare in partita come una squadra e non come una accozzaglia di categorie a caccia di guadagni a spese dell’ambiente e della sua tutela.
Se le cose non cambieranno non crescerà solo il livello dei mari ma anche i disastri e la rovina dei territori. Se ognuno continuerà a rivendicare qualche ciottolino in più per se avremo solo ciottoli. Insomma deve essere più chiaro cosa ognuno deve fare ma anche più chiaro cosa deve essere fatto.

Fonte: Renzo Moschini
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