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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di - Mazzarri (Lista Boggi Sindaco)
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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di Fernando Bezi
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Le stime di Confcooperative-FedAgriPesca Toscana
Olio, in Toscana la produzione aumenta del 30%

28/12/2018 - 13:13

Le stime di Confcooperative-FedAgriPesca Toscana
Olio, in Toscana la produzione aumenta del 30%


Buona la qualità. Baragli: “A rischio gli oliveti in collina per la concorrenza di impianti specializzati. Facciamo appello alla Regione”

Firenze, 28 dicembre 2018 - Buona la produzione di olio in Toscana, che chiude questo 2018 con un più 30% rispetto all’annata precedente, quella considerata disastrosa perché ferma a quota 100 milioni di litri. “Siamo ancora lontani dai livelli di dieci anni fa, quando si toccavano punte di 200 milioni di litri, ma già quest’anno siamo in ripresa”, commenta Ritano Baragli, vicepresidente di Confcooperative-FedAgriPesca Toscana.
La Toscana è una delle poche regioni italiane che può vantare un segno più sulle stime produttive, con punte in alcune zone della regione che arrivano fino ad un incremento del 50%. “Questa diversificazione da zona a zona è colpa del vento gelido dello scorso febbraio, che ha danneggiato drasticamente alcune varietà di piante come il Frantoio, mentre ha lasciato intatte altre varietà più resistenti - spiega Baragli - Per fortuna le condizioni climatiche sono state poi favorevoli e hanno favorito una buona maturazione”.
La qualità “è buona, abbiamo diverse punte di eccellenza - prosegue Baragli -  Le olive sono sane e anche il temutissimo attacco della mosca è stato ben contrastato”
Risultati positivi per le aziende che però rischiano di essere vanificati da una situazione che si sta delineando in Toscana. “E’ a rischio la coltura di olivi che fa bello il paesaggio toscano, quello collinare - spiega il vicepresidente di FedagriPesca - questo a causa della concorrenza con impianti specializzati, soprattutto nelle zone costiere pianeggianti, che consentono la raccolta meccanizzata delle olive. Nel prossimo futuro, e parlo di 3-4 anni, si creerà una differenza molto forte di redditività degli oliveti tra le zone interne collinari e le zone pianeggianti. Per questo è necessario un’azione politica incisiva. Chiediamo alla Regione Toscana il sostegno per avviare interventi mirati per mitigare queste differenze, penso ai terrazzamenti o ai muretti a secco, altrimenti il rischio è che gli oliveti in collina vengano abbandonati.”







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Fonte: Clara D'Acunto
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