Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Le aspettative.
L'essere umano, a differenza degli animali, riconosce una grandissima importanza al tempo, calcolandolo, contandolo e condizionando la propria esistenza in concetti di passato, presente e futuro ed organizzando ogni momento della propria quotidianità attraverso scadenze ed eventi sociali strutturati in base alla convenzione delle ore, dei giorni, dei mesi e degli anni.
Ogni essere umano, in relazione alla propria età ed in base ai propri compiti e ruoli nella società, tiene in considerazione il tempo per progettare, considerare e giudicare azioni, situazioni, persone o cose, determinando anche la dimensione temporale dell'attesa in relazione ad eventi capaci di apportare modifiche, cambiamenti e novità nel proprio iter esistenziale.
La struttura sequenziale del tempo può essere vissuta nella dimensione del presente, prendendo in considerazione il processo esistenzale momento per momento (che in realtà è l'unico tempo che esiste), o nella dimensione del ricordo del passato (tempo che non esiste più) o dell'attesa del futuro (tempo che non esiste ancora, in quanto imprevedibile ed impossibile da determinare).
Per probabili ragioni di istinto di sopravvivenza, l'essere umano tende a vivere molto spesso la dimensione dell'attesa del futuro e delle conseguenziali e relative aspettative, le quali in base alla tipologia degli eventi attesi o prefigurati, sono capaci di suscitare varie sensazioni, che spaziano dalla preoccupazione (includenti l'ansia e la paura), fino all'eccitante entusiasmo. Nelle generazioni di età più avanzata, a differenza delle altre, si verifica più spesso la tendenza a concentrare maggiormente l'attenzione sul tempo presente, considerandolo come prezioso in quanto fuggevole, precario ed unica realtà certa della condizione esistenziale.
Nella mia vignetta l'attesa del nuovo anno, in questo caso il 2019, viene vissuta in relazione ad eventi ed alle proprie aspettative in relazione ad esse, nelle varie diversità esistenziali determinate dall'età e dai ruoli, e l'invito per ognuno di noi è quello di provare ad immaginarsi co- protagonista in questa scena familiare con un proprio specifico
atteggiamento in relazione al nuovo anno, sottoscrivendone uno tra
quelli rappresentati od aggiungendone uno nuovo.
Con i miei auguri a tutti per un tempo presente ricco di ogni bene.
Bruno Pollacci