Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il gesto di unità dei volontari: divise scambiate. "Siamo un'unica squadra"
I vertici di Croce Rossa, Pubblica assistenza e Misericordia hanno 'incrociato' le casacche
Lo scambio di divise
Pisa, 2 gennaio 2019 - La loro notte e la loro mattina al lavoro. Sono i soccorritori delle associazioni di volontariato pisane che con un unico coordinamento hanno coperto le ore più critiche correndo da una parte all’altra della città: per fortuna non ci sono stati episodi particolari se non interventi per il troppo alcol e le abbuffate.
In piazza XX Settembre, uno dei punti clou della festa organizzata dall’amministrazione comunale, tre i presidi, quello della Pubblica assistenza (Alessandra Scatena, Alessio Fenech e Silvia Chiti), quello della Misericordia con Sonia Baroni, Ilaria Conforti, Martina Curzi, Barbara Testa e Paolo Pini e, il terzo, della Cri (Nicola Venturini, Alessandra Fabbiani, Lorenzo Falciani e Daniel Giannelli).
E anche i vertici delle associazioni di Pisa si sono uniti per Capodanno. Per la "consueta fantastica ricorrenza" i tre (Antonio Cerrai, presidente della Croce Rossa Italiana - comitato di Pisa, in servizio su ambulanza Blsd, Daniele Vannozzi, presidente della Pubblica Assistenza Pisa, in servizio su ambulanza medicalizzata, Enrico Dini, commissario della venerabile arciconfraternita di Misericordia e Crocione di Pisa, in servizio per un trasferimento al Meyer di Firenze), «iniziano l’anno in turno e #insieme»: «si sono volutamente scambiati le divise creando un’accozzaglia di colori, forse fastidiosa per gli occhi ma che dona vivacità ai nostri cuori» augurandosi «un ulteriore anno all’insegna della collaborazione che, a Pisa, ci rende unici!!!».