Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
La povertà è intorno a noi. Possiamo essere "Fratelli tra fratelli
In questi giorni un senzacasa di 50 anni è stato trovato morto a causa del freddo su una panchina di Roma. Al momento sono stati registrati ben 8000 mila senzacasa solo a Roma e nei centri di ospitalità notturna solo 1500 di questi 8000 riescono al momento a trovare un rifugio. A volte si può vivere in paesi nei quali non sono evidenti i senzacasa, ma magari sappiamo che esistono degli anziani soli, con una pensione da fame, che vivono in condizioni precarie, senza riscaldamento nelle proprie casette e costretti ad andare al mercato della frutta e delle verdure raccattando quel che trovano in terra o tra gli scarti nei cartoni o nell'immondizia. Possiamo provare, per un attimo, a non "girarci dall'altra parte" dicendo: "Qualcuno ci penserà!" e prendere coscienza di essere "fratelli tra fratelli".
Le conseguenze dello stato di povertà è a livelli veramente drammatici ed ognuno di noi, per come può e per come sa, può offrire un gesto di attenzione, di pietà, di comprensione, di solidarietà, magari pensando per un solo attimo: “Se ci fossi io in quel grave stato di difficoltà?...”. Un paio di guanti o una sciarpa che non usiamo più o una bevanda calda ed un panino, per persone che non hanno niente possono fare la differenza. E questi sono solo alcuni dei gesti pratici in nostro potere.
Questa mia opera a grafite intitolata “Il Sonno di Alfio, il senzacasa, sulla panchina del Parco” ci può ricordare che specialmente in questo periodo di freddo, per alcuni senzacasa è possibile passare con facilità dal sonno alla morte, su una panchina.
Bruno Pollacci