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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Umberto Minopoli
Annaspare nell'antistato

5/1/2019 - 13:35

Non e' che io esageri su Renzi. E' che, nei momenti topici, mi pare che lui sia opportuno e indispensabile.

Il popolo di sinistra, compresi i cosiddetti renziani, e' percorso assai spesso da pulsioni che lo portano a sbandare, rischiare tranvate.

Una volta il centrosinistra era ricco di leaders politici, nazionali. Che avevano la cultura, la responsabilita', lo standing e l'autorevolezza per capire i confini tra battaglie di opposizione e interesse nazionale del paese, tra contestazione del governo e movimentismo, tra intransigenza e garanzie democratiche e funzionamento delle istituzioni.

Oggi la sinistra ha dirigenti autonominati. Non leaders. Tranne uno: Renzi. Che si rivela sempre un riferimento di saggezza, di equilibrio nei momenti topici. Soprattutto utile per evitare stupidaggini strategiche del Pd.

E' stato cosi' ai tempi della formazione del governo con lo stop alle sbandate verso i 5 Stelle. E' cosi' oggi sul decreto sicurezza e la protesta dei sindaci. Nella confusione generale Renzi e' l'unico leader di sinistra che ha trovato il coraggio di dire una cosa semplice: una cosa e' combattere una legge che non piace e che promette effetti dannosi, li DL sicurezza. Altra cosa e' la disobbedienza civile. Che, per quelli che sono chiamati ad applicare le leggi, non e' tollerabile. Mai.

Siamo una democrazia proprio perche' gli ordinamenti consentono le procedure adatte per cambiare e invalidare le leggi. Senza disobbedienza. E' una banalita' ed un'ovvieta'. Ma a sinistra, oggi, sembra un'enormita'. Meno male che Renzi c'e' e che lo ribadisca.

Vorrei dire di piu': il governo deve essere responsabile dell'applicazione delle leggi che, con la sua maggioranza approva. E risponderne. Qualunque sia il contenuto delle leggi. La validita' costituzionale di una legge non spetta a un sindaco decretarla.

Puo' ovviamente investire, se ritiene, chi ha il compito nel nostro Stato di farlo ( la Corte ) ma le leggi si rispettano, si applicano e si lasciano alla responsabilita' dei governi i guasti e i limiti della loro applicazione. Vogliamo che Salvini faccia le elezioni dipingendosi vittima di boicottaggio sul terreno della sicurezza? E non rispondere, invece, delle idiozie che mette in campo e che compromettono la sicurezza?

 

Tra qualche settimana costoro dovranno implementare il reddito di cittadinanza. Sara' una comica tragica (scusate l'ossimoro) peggiore della sua ideazione. Paralizzera' comuni, Inps, uffici pubblici.

Creera' caos e confusione dappertutto. Che faranno gli ufficiali pubblici? Si rifiuteranno di applicare la legge? Cosi' che anche Di Maio puo' svicolare nel vittimismo?

L'applicazione di una legge sbagliata e' materia di iniziativa dell'opposizione. La disobbedienza e' un alibi per chi governa.

Renzi non e', com'e' noto, sospettabile di tenerezza o sconti verso i gialloverdi. Anzi. E' visibilmente, nella sua attivita' di senatore, il piu' intransigente degli oppositori. E quello piu' fastidioso, quotidianamente, per i leaders gialloverdi.

Ma e' anche, purtroppo, l'unico che mostra saggezza. E fa evitare errori pacchiani al Pd.

Per me questo e' oggi una funzione che si rivela, persino, piu' utile e concreta delle eterne dispute sui suoi disegni di leadership. Meno male che Renzi e' in campo cosi'.

E' davvero mortificante che il Pd, privo di Renzi, sbandi senza contegno tra le illusioni sui grillini e gli abbracci con De Magistris.

Insomma: annaspi nell'Antistato.

Meno male che Renzi c'e' .

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