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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Marina di Pisa, 19 gennaio
Grande teatro con Elisabetta Salvatori

14/1/2019 - 18:32

Grande teatro al Fortino, con Elisabetta Salvatori. Sabato 19 febbraio.

Pochi sanno di un soggiorno marinese del grande Dino Campana, con la sua compagna, poetessa anche lei, Sibilla Aleramo. Dino Campana è il poeta dell’eccesso: esistenziale e immaginativo.

La sua poesia è soprattutto vita, vita come sperimentazione del corpo, degli occhi, dei paesaggi.

Rappresentarla non è facile. Si rischiano l’estetismo o la banale superficialità.

Non è casuale che ci abbia provato Elisabetta Salvatori, artista di teatro di non comuni capacità, che dedica spesso i suoi lavori ai diversi. Diversi, perché portatori di una vocazione, di un destino, di un Daimon. Alcuni noti come Ligabue e Campana, altri semplicemente personaggi del popolo.

Sabato 19 gennaio, al Fortino, per il ciclo IncontriAMO Marina, Elisabetta Salvatori presente “Viola”, uno spettacolo teatrale di tragedia e poesia. La protagonista recita e canta, accompagnata da Matteo Ceramelli al violino e Fabrizio Calabresi al violoncello.

Le musiche sottolineano alcuni passaggi. Calibrate. Trasportano verso l’alto e in profondità, fluide ma con un rapporto a volte aspro tra violino e violoncello.

Viola.

La vita di Dino Campana raccontata da Elisabetta Salvatori , al Fortino il 19 gennaio.

 

Alle 20 cena di pesce, con cacciucco (20 euro, soci ARCI)

Lo spettacolo costa 3 euro (5 per chi non cena)

Prenotazione obbligatoria 050 36195.

Sconti per i soci Unicoop.


 

    
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