Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Dopo la testa rossa del fratino, il petto rosso dell’appunto pettirosso, la faccia rossa del cardellino, il nero delle folaghe e dei cormorani, il bianco delle gabbianelle e degli aironi ecco ora un nuovo “acquisto”: un uccello bianco e nero.
Cosa è?
Una cornacchia no perché è bianca e grigia, neanche la merla che si tramuterà in bianca nei suoi vicini giorni, neppure un piccione perché troppo grosso, sarà mica un’anatra muta incrociata con un cigno? o un’oca con un marangone?
Ecco, ho trovato!
È un pinguino!
O non si dice che i ghiacciai si stanno sciogliendo?
Niente di meglio che migrare sul Serchio.
Fiore di pero,
“Ava come lava”,
diceva il pulcino nero Calimero,
ma col sapone il nero se ne andava.
Fiore di sorbo,
a petto gonfio come focoso pavone,
rostro e artigli come falcon superbo,
tutto falso per creare confusione.