Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Lucia e Virgilio Casentini dell’Osteria Pasta & Vino a Cascina (PI) ospitano la riscoperta, tramite una mostra, di un pittore classico di Cascina: Massimo Castelli.
Nato a Pisa nel 1946, dove ha risieduto, poi residente a San Frediano, ha iniziato la sua attività artistica da autodidatta nel 1965, realizzando da subito oli su tela di grandi dimensioni, a tema classico, come le rappresentazioni sacre, storiche, “Il sacrificio di Isacco”, “Lezioni di astronomia di Galileo Galilei”, “L’incoronazione di spine”, “Giovanna d’Arco”, oltre ad uno dei suoi temi ricorrenti che sono le nature morte.
Nel tempo l’artista, scomparso qualche anno fa, ha ricevuto riconoscimenti appropriati alla sua predisposizione come “Gran Premio Belle Arti (Gruppo Fratelli Fabbri)” 1987, Catalogo Nazionale “I maestri dell’arte contemporanea” (Ente Biennale La Spezia), Catalogo Nazionale “I Grandi Capolavori dell’Arte Antica e Contemporanea” (Ente Europeo Manifestazione d’arte Fidenza).
Con questa mostra, visibile gratuitamente fino al 10 febbraio 2019, negli orari di apertura del locale, si rinnova l’attenzione per i linguaggi artistici di Pasta & Vino a Cascina che, parallelamente alle attività promosse da Casa Nannipieri Arte, intende valorizzare una tradizione di attività e iniziative legate all’arte contemporanea.