none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di GIUSEPPE TURANI
GIALLOVERDI IN CADUTA LIBERA

23/1/2019 - 11:28

GIALLOVERDI IN CADUTA LIBERA
Il 60 per cento dei loro elettori si dichiara deluso. Non governano e sono sempre in campagna elettorale.

 Molti sono portati a considerare il sondaggio Swg che assegna al Pd una quota del 30 per cento (quasi il doppio rispetto ai dati attuali) uno svarione della casa di sondaggi. Come l’idea che il 60 per cento degli elettori gialloverdi ne abbia già piene le scatole dei suoi ministri.
Invece sono entrambe cose che hanno un senso, che si iscrivono nella storia recente. Il Pd, nonostante la pochezza dei suoi dirigenti (quasi ridicoli ormai) e l’evidente inadeguatezza a tutto, rimane comunque un partito che ha governato decentemente negli ultimi sette anni e resta l’unica alternativa se si vuole sfuggire dall’idiozia gialloverde.
Ma come mai Di Maio e soci sarebbero in caduta libera? Il 4 marzo, secondo me, l’Italia ha gridato un immenso “Vaffa” a chi aveva governato fino a quel momento (cioè il Pd) e ha deciso di provare i nuovi.
I nuovi si sono rivelati peggio del prevedibile. Arruffoni, litigiosi, portati a assumere parenti e amici, sordi a qualunque osservazione, come tanti piccoli messia con la verità in tasca.

Non hanno mai governato (qualunque cosa dica Di Maio), hanno solo fatto cose per le loro campagne elettorali: debiti per trovare soldi da distribuire al popolo, distribuzione cioè di benessere che non c’è. E coglionate. Qualche sera fa c’era il bravo Alessandro Sallusti in tv e un gialloverde gli stava spiegando perché è giusto che chi prende una pensione di 5 mila euro paghi un contributo di solidarietà.

Sallusti ascolta educatamente e poi tira la coltellata definitiva al demente, pochissime parole: “Scusi, lei guadagna come deputato 14 mila euro al mese, quanto versa come contributo di solidarietà?”. Ovviamente non c’è stata risposta.
In più ostentano un disprezzo quasi totale verso il mondo reale. Tutti stanno spiegando che qui si sta correndo verso la recessione, ma loro niente. Non esiste un imprenditore al mondo sodisfatto delle tremende leggi sul lavoro del mailavoratounminuto Di Maio: la risposta è che “abbiamo eliminato la povertà”. Oppure che: “a 32 anni sono lieto di aver inventato un nuovo welfare”.

Cioè se la cantano e se la suonano.
Tutti sanno che per i famosi 10 mila “navigator” da assumere non ci sono nemmeno le scrivanie e i telefoni: non importa, lavoreranno dal bar. Tanto non avranno niente da fare: si tratta di dieci mila disoccupati che dovrebbero trovare lavoro a qualche altro milione di disoccupati. Lavoro che non c’è. Bene, staranno al bar e diventeranno campioni mondiali di boccette.
Quell’altro bel tomo, il Felpa, gira sempre in divisa, come a dire: “Sono pronto a correre in vostro aiuto”. Intanto, litiga con tutta l’Europa decente e sbatte in mezzo alla strada gli immigrati: ormai sono 600 mila. Un altro ministro dell’Interno si metterebbe le mani nei capelli all’idea di 600 mila sbandati in giro per il paese, lui no.

Se poi vanno a dormire a Roma Termini e magari infastidiscono qualche anziana signora (meglio se di sinistra, strillano di più), lui ha i tweet e le dirette FB già pronte: vergogna. Se invece un bergamasco squarta la moglie a colpi di accetta, zitto.
Tutti giochini elettorali. Solo che la gente, forse, comincia a capire che qui non governa nessuno. E capisce anche che invece servirebbe un governo per bene, autorevole, stimato in Europa.
E quindi il 60 per cento degli elettori gialloverdi ne ha già le scatole piene.

E il Pd potrebbe arrivare al 30 per cento. Ma scommetto che rovinerà tutto: troppi leader e troppo scadenti, troppe idee confuse e spesso nessuna idea.

Fonte: di GIUSEPPE TURANI | 23/01/2019
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

24/1/2019 - 9:34

AUTORE:
Amico di Piero

Chiarissimo esempio di quando la passione supera la razionalità!!

23/1/2019 - 15:22

AUTORE:
Bidibi

...il "giovane" Leonardo del Bertelli c'è, ed ogni tanto esce dal cono d'ombra per mettere i politologi in luce attenzionandoli per "le bucchie".
Il mondo degli astanti oltre che dei residentes ringrazia!

23/1/2019 - 14:31

AUTORE:
LdB..

...su una buccia di banana.
Dati del 21/01/2019 fonte SWG :

La terza decade del mese di gennaio ha visto SWG pubblicare i nuovi Sondaggi politici. L’istituto di ricerche ha mostrato le intenzioni di voto [VIDEO] all’interno del TG La7. Il dato più significativo riguarda la Lega, che viene data in calo rispetto alla settimana scorsa. Il partito di Matteo Salvini scivola al 31,5%, andando a perdere lo 0,7%. Nulla di preoccupante, visto l’ampio vantaggio sui rivali, ma qualcosa potrebbe cambiare, considerando che alle sue spalle si sono rilanciati tutti i grandi.

Il Movimento 5 Stelle, ad esempio, sale al 25,7%, guadagnando mezzo punto percentuale. Fa addirittura meglio il Partito Democratico (+0,6%), che si porta al 17,9%.

Un po’ più distante, ma comunque in ripresa (+0,4%), troviamo Forza Italia, che si attesta all’8,6%.

fonte Corriere della Sera :

Uno scenario diverso da quello dipinto da Nando Pagnoncelli il 19 gennaio scorso in vista delle elezioni europee. Secondo un sondaggio realizzato per il Corriere della Sera, infatti, la Lega sarebbe intorno al 35,8% con un M5s fermo al 25,4. Il Pd non supera il 17,3%. Per Forza Italia, che si attesta intorno al 7%, c'è l'incognita dell'ennesima discesa in campo di Silvio Berlusconi.

Servirebbe un paracadute...eh Giuseppe..