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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Circolo ARCI Migliarino
Giornata della Memoria

25/1/2019 - 19:28


Lodevole iniziativa del Circolo Arci di Migliarino in collaborazione con la Cooperativa Teatro del Popolo, che hanno voluto ricordare questa triste storia del nostro passato.

E' sempre più importante coinvolgere le scuole per contrastare in maniera sempre più efficace l'impoverimento culturale di questo Paese, di cui la memoria storica sembra la prima a scomparire.

"Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente" (Indro Montanelli)

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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

31/1/2019 - 10:52

AUTORE:
uno de la barca

Bella iniziativa, sempre importante la memoria, certo che fra tutte le frasi che potevano essere usate, c'era proprio bisogno di usarne una del fascista Montanelli?

In Etiopia Montanelli, che all'epoca aveva 26 anni, ebbe (come rivelato da lui stesso in un'intervista televisiva del 1969)[36] una relazione di madamato con una ragazzina eritrea di 12 anni, anche se all'epoca la legge italiana (art. 159 codice penale, 1930) considerava violenza carnale i rapporti sessuali con minori di 14 anni. Altre fonti parlano invece di una ragazzina di 14 anni[37]. Fatìma[13], che in un'intervista televisiva Montanelli chiama Milena, in un articolo de La stanza di Montanelli del 2000, dove ricostruisce minuziosamente la vicenda del suo primo «matrimonio», la chiama invece Destà[38] fu comprata dal suo sciumbasci Gabér Hishial[37] versando al padre la convenuta cifra di 500 lire, compresi nel prezzo ebbe anche un cavallo e un fucile[21].

«Vista l'usanza degli ascari di combattere con la moglie al seguito, decisi anch'io di sposarmi. I miei uomini mi procurarono una giovane e bellissima eritrea [...]. In questo modo, ogni due settimane mi ritrovavo, al pari dei miei uomini, con i panni puliti[39].»

La ragazza rimase al suo fianco per l'intera permanenza in Africa[40]. L'usanza del madamato, dapprima tollerata e talvolta attuata su spinta dei capi-reggimento locali[38], fu proibita nell'aprile 1937 per limitare le infezioni veneree e per evitare contatti tra italiani e africani: il provvedimento fu poi seguito l'anno dopo dall'emanazione delle leggi razziali. Prima del ritorno in Italia la cedette al generale Alessandro Pirzio Biroli, che la introdusse nel proprio piccolo harem. In seguito la ragazza avrebbe sposato un militare eritreo che era stato agli ordini di Montanelli nella guerra coloniale