All’indomani della caduta del muro di Berlino, quasi tutti insieme, decidemmo che la storia del PCI si fermava lì. Nacque il PDS. Dopo un po’ capimmo che non funzionava, perché il PDS raccoglieva solo una frazione degli elettori del vecchio PCI e non apriva a nuovi ceti sociali.
Nacquero i DS, con un’operazione abbastanza verticistica dei proprietari della Ditta non compresa dagli iscritti e dagli elettori. Fu un altro buco nell’acqua che portò ad altri disastri elettorali.
Poi vennero i primi veri tentativi di superare la Ditta, con l’Ulivo ed il disastro dell’Unione. E, finalmente, il PD.
Di fronte al suo successo ed all’avvio del reale processo di superamento dei confini e del controllo da parte della Ditta, si è scatenata la guerra frontale, proprio dall’interno, contro il PD e del segretario eletto per ben due volte con il 70% dei consensi.
Si è avuta quella doppia sconfitta (referendum / elezioni) programmata e voluta dai proprietari della Ditta per far fuori Renzi e tornare ai bei tempi del PDS.

I sostenitori di Zingaretti sono convinti che, ripreso il controllo della Ditta, si riapproprieranno anche degli elettori che, negli ultimi anni, si sono avvicinati al PD e che oggi rappresentano il cuore del riformismo progressista.
E’ lo stesso errore che li guidò a chiamare DS il precedente PDS, pensando che cambiasse qualcosa in termini di consenso elettorale.
Zingaretti è il rappresentante dei vecchi proprietari del PDS e le continue esternazioni del suo braccio destro Smeriglio lo confermano candidamente.

Ci siamo messi alle spalle PCI, PDS, Ulivo, Unione e DS. O il PD continua ad essere la sfida del riformismo di stampo democratico ed europeo, oppure sarà un nome che si aggiungerà alla lista delle sigle che ci siamo messi alle spalle. Questo si decide alle prossime primarie. Giachetti è l’unica concreta speranza che la battaglia possa proseguire nella giusta direzione.

Dovremmo sempre ricordare che il problema non è quello che noi ci mettiamo alle spalle, ma quello che la storia si mette alle spalle. Ed il rischio è che noi potremmo capitare alle spalle della storia.

L'amico di D'Alema è passato da te il giorno 29/1, quindi le cose sono tre:
1° -La Voce del Serchio informava i curiosi da SGT a Lisbona mettendo in rete i risultati parziali delle primarie PD il giorno 25/1.
2° -L'amico di D'Alema, o forse Lui stesso, cominciano a risentire un qualche disturbo senile perchè ai miei tempi (quando anch'io ero dalemiano) Lui arrivava sempre quattro giorni prima, non dopo!
3° -Mi pà contadino diceva:la merda di vacca, di cavallo, tutte le merde insomma; più le giri e più puzzano...e rigirarsi come un biacco in una damigiana vuota serve a poco.
....poi mai dire gatto se...e le partite finiscono quando arbitro fischia tre volte.

Commosso per l'attenzione che la VdS mi ha riservato.
Per fortuna i dati che avevo forniti non erano così strampalati.
Vi dirò un segreto me li aveva forniti un amico di D'Alema; ah ah ah !