Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Mattinata di tensione a Metato, nel comune di San Giuliano Terme, dove alcuni militanti della Lega sono stati accolti da un presidio del Partito Democratico Intorno alle 10 di domenica 3 febbraio, alcuni militanti del Partito Democratico hanno accolto il banchetto della Lega con uno striscione con su scritto "No ai seminatori d'odio".
A quanto riportato sulla pagina Facebook del Pd termale, i militanti della Lega avevano chiesto il permesso per un banchetto da montare nella frazione di Metato, proprio sotto la sede del Partito Democratico
I leghisti volevano montare la postazione per raccogliere firme in favore di Matteo Salvini, contro la possibilità di un processo a suo carico per il "Caso Diociotti".
"Al canto di #bellaciao se ne sono andati!" riporta un post pubblicato sul profilo Facebook del Partito Democratico di San Giuliano Terme.
Il "successo" ottenuto dai dem, comunque, non ha intimorito i leghisti che si sono spostati di fronte alla chiesa di Metato e lì, hanno raccolto le firme pro Salvini.
Nel terzo comune della Provincia di Pisa, da qualche mese, il clima politico è incandescente poiché la prossima primavera si andrà al voto per decidere il nuovo sindaco.
Sull'intera vicenda è anche intervenuta Susanna Ceccardi, commissaria regionale del Carroccio. "Stamani a San Giuliano Terme il PD ha cercato in tutti i modi di ostacolare la nostra raccolta firme a sostegno di Matteo Salvini. Dalla loro sede hanno calato uno striscione infamante rivolto alla Lega. Non sono mancate nemmeno le provocazioni ai nostri iscritti e, guardacaso, il posto assegnato alla Lega per l'iniziativa era occupato da alcune auto. Nonostante tutto la raccolta firme è andata alla grande... TIÈ! I cittadini perbene, con il loro voto, spazzeranno via voi e la vostra prepotenza!".
In serata il Partito Democratico termale ha poi voluto chiudere la vicenda con un altro post al veleno, in cui ha risposto alle accuse lanciate a mezzo social dalla Ceccardi.
"Ziello e Ceccardi dicono che abbiamo impedito lo svolgimento di un banchetto alla Lega. Noi li abbiamo solo accolti con un bello striscione sotto la nostra sede al canto di bellaciao.
Cari ragazzi, imparate a chiedere l'autorizzazione del suolo pubblico che nemmeno quella sapete fare. La polizia municipale, che avete chiamato, ha verificato che non avevate titolo a fare il banchetto e vi ha fatto sloggiare".