Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Una disfatta inattesa. Dopo la débâcle alle regionali abruzzesi Di Maio sotto processo?
Tra due settimane il voto in Sardegna, tempi duri per il vicepremier, schiacciato sempre più dalla potenza mediatica del suo omologo leghista
Il grande sconfitto delle regionali abruzzesi è Luigi Di Maio. Il M5s ha più che dimezzato i voti rispetto alle politiche di un anno fa, e le giustificazioni: “Sono elezioni regionali, noi non siamo mai andati bene alle elezioni amministrative”, sono solo una flebile difesa.
La verità è che il M5s aveva puntato molto su queste elezioni, e le continue visite di Di Maio e Di Battista, nonché di molti altri ministri grillini, in Abruzzo lo dimostrano. Il processo al leader politico è iniziato. La sua linea che un giorno insegue e l’altro fa da gregario a Salvini non ha pagato.
L’anima movimentista è passata al contrattacco. Elena Fattori, che sin dall’inizio è stata critica sulla linea seguita, ha tuonato: “Spostarsi a destra non paga. Abbiamo lasciato troppo spazio a Salvini, alle sue modalità comunicative. E gli elettori hanno scelto l’originale”. A breve ci potrebbe essere la richiesta di un’assemblea dove Di Maio deve spiegare come in meno di un anno si sia riusciti a perdere quasi duecentomila voti.
Una sconfitta che potrebbe aprire una crisi nel Movimento, e tra due settimane c’è l’appuntamento sardo. Tempi duri per il vicepremier, schiacciato sempre più dalla potenza mediatica del suo omologo leghista.