Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
«Tav bocciata per il calo delle accise». Il Mit: 6 miliardi di minori entrate se verrà fatta
ROMA E’ il d-day per la Tav. Questa mattina, salvo ripensamenti dell’ultima ora, l’analisi costi benefici elaborata dalla commissione voluta da Danilo Toninelli verrà messa sul sito del ministero dei Trasporti, svelando così, come ampiamente previsto, il «no» ufficiale al completamento dell’opera. Ieri, in tarda serata, la relazione di 80 pagine è stata consegnata a Matteo Salvini e Luigi Di Maio (che stamattina alle 9 incontrano Conte in un vertice a Palazzo Chigi), mentre già da un paio di giorni il testo è nelle mani dei francesi e della Commissione europea. Ma da Bruxelles e Parigi trapela grande scetticismo sulle motivazioni alla base dello stop.
Tant’è che si attenderebbe solo la pubblicazione ufficiale, dicono dalla capitale francese, per stroncare il dossier italiano. Il verdetto negativo è legato sostanzialmente ad un punto: il calo delle entrate fiscali per lo Stato italiano. Un danno, quello provocato del presunto calo delle accise sul gasolio utilizzato dai Tir, calcolato in circa 6 miliardi. Un altro miliardo di extra costi sarebbe invece legato alla costruzione del tunnel ferroviario. Troppi soldi per dare il via libera all’opera. Anche se Salvini, ieri a Porta a Porta, ha fatto capire che non farà retromarcia. Anzi. «Vedrò presto sia Di Maio che Toninelli».