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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Renzo Moschini
Cosa fare alla Leopolda; meglio i libri delle salcicce

13/2/2019 - 12:04

Cosa fare alla Leopolda; meglio i libri delle salcicce


Che si torni a discutere della Leopolda può essere utile.

Che lo si faccia cercando modelli di riferimento fiorentini come già avvenne con la Leopolda renziana lo è molto meno.
Credo possa aiutarci invece rifarci ad una esperienza di alcuni anni fa quando per iniziativa dell’associazione dei parchi, della Casa Editrice ETS che gestiva già una interessante Collana editoriale sull’ambiente decidemmo d’intesa con il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini di promuovere PARCOLIBRI.

Un appuntamento annuale che coinvolse oltre a diverse Case editrici, parchi, regioni, enti locali, il ministero dell’ambiente, tanto è vero che la prima edizione fu inaugurata dal ministro Pecoraro Scanio. Poi sul problema dell’ambiente calò una tela che perdura unitamente ad una crescente e irrisolta crisi istituzionale che ha messo in forte crisi il governo del territorio. Qui basta affidarsi alle cronache per averne chiara conferma.
Ecco, non varrebbe la pena di prendere in considerazione di  rilanciare proprio alla Leopolda una iniziativa che facendo leva sul ruolo dell’ambiente e delle istituzioni a partire dalla nostra Università, scuola Sant’Anna, Normale  con  i libri e la ricerca Pisa con la Leopolda possa svolgere un ruolo non più solo locale? Per questo non c’è bisogno di trasferirci a Firenze.
Renzo Moschini

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13/2/2019 - 13:13

AUTORE:
Bruno Baglini, Migliarino

1° Cosa c'incastrano i 3 (tre) giorni all'anno, che si fanno ormai da 9 anni alla Leopolda fiorentina (cosiddetta renziana: perché), con la nostra Leopolda pisana?

Antonio Tabucchi ci diceva che molta gente è convinta che mettendo un piede in terra, poi quella terra rimarrà sua per sempre...ma un giorno voleremo tutti via e...

2° Le grandi città hanno cinema teatri in pianta stabile (anche come strutture non possono variar più di tanto).
Quindi una mescita di vini/birre al Teatro Verdi di Pisa o all'Olimpia di Vecchiano sarebbe un'offesa al luogo ed alle nostre aspettative; nei ridotti, come usa ultimamente ci potrei trovare altre cose: non vendita di stoccafisso &baccalà ma, mescita di aperitivi ed altre cosette varie si!

La "nostra" Leopolda pisana è un punto di richiamo-politico-sociale-culturale e ludico; comprendente "anche" vendita di "sarcicce" ma, un ma c'è sempre.
Salciccia fissa tutto l'anno o libri tutto l'anno: eh no eh!
Ci sono luoghi deputati e ben attrezzati per quei bisogni.
Quindi carissimi nuovo sindaco (anche) della Mia Città; e commercianti "didunniosa" e/o librai vari; non vi allargate tanto; 'nsennò ci sdegnate.
La polivalenza di quel luogo ormai senza treni è bene per tutti noi se riman cosi!
A "esposizione" di tutti.
grazie.