Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
L’AMBIENTE TORNA IN BALLO
Circola da alcuni giorni un documento di esperti in cui si sostiene che i politici e la politica non capiscono l’ambiente. Stando ai risultati di questi ultimi anni è difficile dargli torto. E tuttavia visto che il regionalismo differenziato di cui si è tornati a parlare dopo i disastri del Referendum e non solo, riguarda anche –in particolare per la Toscana, come ha dichiarato Enrico Rossi, ambiente e paesaggio sarà bene tenerne conto. Non dimenticando innanzitutto come è finito il Titolo V che avrebbe dovuto stabilire quella leale collaborazione tra stato e regioni e che incrementò ed esasperò invece soltanto quella conflittualità istituzionale e costituzionale di cui paghiamo ancora –pure sul piano comunitario- un prezzo salato.
Guai a dimenticare che con il referendum lo stato voleva in primo luogo riaccentrare tutte quelle competenze che avevano in qualche misura coinvolto le regioni. Ricordate? Le regioni dovevano essere punite! Se non vogliamo ora – e non solo l’ambiente riframmentare o mettere in conflitto le regioni del nord con quelle del sud va ripreso un discorso nazionale e non solo in Parlamento. La Toscana che sotto questo profilo ha sicuramente tradizioni forti farebbe bene a promuovere fin d’ora un confronto di cui –specie dopo gli ultimi risultati elettorali- si registrano pochi segni.
Pisa al riguardo aveva buone tradizioni specialmente per le questioni ambientali data anche la presenza e il ruolo del Parco regionale di San Rossore. Per discuterne non dobbiamo trasferirci alla Leopolda di Firenze visto che abbiamo una nostra già ben sperimentata.
Renzo Moschini