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A volte ci soffermiamo ad ammirare le bellezze naturali, rimanendo meravigliati di fronte alla capacità della Natura di creare ambienti, paesaggi, scorci fantastici.Soprattutto se facciamo poi il confronto con l'attitudine umana a distruggere, depredare, sfruttare qualunque luogo.Ma a volte, così come succede nell'arte, anche per l'ambiente l'uomo può creare meraviglie che poi diventano parte della Natura. 
Nel nostro territorio abbiamo un esempio davvero eclatante di tale capacità umana, il bosco di Migliarino

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Sul finire del giorno
s'attenua anche il bollore
e il crepuscolo
benefico mediatore
occhieggia alla sera
con lo sguardo
carico d'amore
Gli ultimi .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Orzignano, 1 marzo
Lavoro: Innovazione e trasparenza per migliorare la vita delle persone

27/2/2019 - 11:12


Venerdi 1 marzo ore 21.30 presso il circolo Arci di Orzignano via Di Vittorio 23, iniziativa sul lavoro promossa dal comitato "Piazza Grande San Giuliano Terme" in favore della candidatura di Nicola Zingaretti a segretario nazionale del Partito Democratico.

 

Sono invitati all'iniziativa Cristina Grieco (Ass. Regione Toscana Istruzione, formazione e lavoro), Giuseppe Provenzano (capolista mozione Zingaretti in provincia di Pisa), Sergio Di Maio (sindaco di San Giuliano Terme).

 

"Riteniamo che il tema del lavoro debba essere al centro della proposta politica del Partito Democratico" dichiarano dal comitato "Una lunga crisi che dura da oltre 10 anni ha fatto perdere molta occupazione a livello nazionale con forti ripercussioni in ambito sociale.

Anche a San Giuliano Terme ci sono state crisi importanti come la chiusura dell'EX Hotel Granduca di San Giuliano e recentemente del Mulino Rossi di Ripafratta.

Vogliamo un partito che sappia dare risposte concrete a questi temi, che rappresenti i ceti più deboli, i precari, gli scoraggiati.

Dobbiamo dare centralità al mondo del lavoro ridistribuendo in modo più equo il valore e le opportunità creati dal sistema economico.

E' necessario sostenere i giovani e bloccare l’emorragia di capitale umano che ogni anno abbandona l’Italia alla ricerca di lavoro.

E' necessario investire maggiormente sul sistema di istruzione e formazione per dare maggiore qualità.

Abbiamo bisogno di investire nello sviluppo sostenibile tutelando l’ambiente e sfruttando le nuove tecnologie per riconvertire il tessuto produttivo." concludono dal comitato "Nicola Zingaretti è l’unico candidato del Partito Democratico che, per la propria storia e per l’impegno di questi anni, può garantire un percorso nuovo, è tempo di ricostruire abbandonando l'arroganza dell'autosufficienza e coinvolgendo il mondo dell’associazionismo e della cooperazione, le rappresentanze sindacali, la scuola e le università per essere parte della costruzione di una alternativa politica alla destra ed ai populismi".

 

A sostegno della mozione Zingaretti: Sergio Di Maio, Matteo Cecchelli, Roberta Paolicchi, Alberto Porcaro, Franco Castellani, Dario Luperini, Franca Dell'Innocenti, Lara Ceccarelli, Stefania Giorgi, Giuseppina Lotti, Matteo Paolini, Carlo Guelfi, Luciana Cipriani, Leonardo Ulivieri, Nicola Guerrini, Giacomo Orsucci, Aldo Bronzini, Filippo Pancrazzi, Giulia Stampacchia, Angelo Bernardi, Michele Longo, Tommaso Montanelli, Piero Salvadori, Luciano Martinelli, Roberto Bonaccorsi, Claudio Ulivieri, Alessandro Bonomi.

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27/2/2019 - 17:56

AUTORE:
Bruno Baglini iscritto PD

Il tutto per arrivare alla vera sostanza.
Nell'ultima riunione PD dell'Unione comunale vecchianese ha sentito lamentele "zingarettiane" del tipo: dopo una cenciata 'osi...cosa che non era mai successo... ed invece si!

Solo che altre volte il partito non era al governo della nazione e stavolta si, seppur in un governo di scopo fatto da due minoranze.
Quindi la cosiddetta cenciata altre volte era solo per le sorti del partito e non la perdita di nostri ministri della cosa pubblica nazionale.
Con il teorema Zingaretti e con il rosatellum bis è più facile che si ritorni partito di opposizione che non partito di governo.
Il maggioritario a doppio turno alla francese prevedeva di vincere o perdere la sfida governativa già il giorno stesso delle elezioni generali, ma il solito Bersani disse: si potrebbe anche perdere ed andare tutti a casa ed io non voglio tornare a Bettola.
La risposta del presidente Renzi fu: se si perde da loroli è giusto andare a casa.
Invece nonostante aver perso; Franceschini, Gentiloni, Martina e quelili volevano continuare a stare al governo anche nella posizione di scendiletto grillina.
Tre volte tanti più dei nostri deputati a servizio della Casaleggio associati si tornava ad un equilibrio precario come l'ultimo governo Prodi che si reggeva sui voti dei senatori a vita; Agnelli, Pininfarina e la scenziata centenaria Levi Montalcini
Ma quello non era certamente un governo con i Toninelli, Di Maio e Taverne varie che in campagna elettorale ci chiamavano assassini da impiccare.
In Germania i 4 ultimi governi di due minoranze accordate, non si odiavano cosi tanto e quindi dopo lunga trattativa l'accordo si trovò e l'economia più forte al mondo pote continuare con accordi onorevoli.
La storia non si ripete mai e l'illusione di "contare" di più all'opposizione che al governo come succedeva con i governi Andreotti-Malagodi con la CGIL, catena di trasmissione del PCI che si accordavano senza batter ciglio ad elargizioni di pensioni dopo 19 anni sei mesi ed un giorno di lavoro...eh si bei tempi, ma i 2350 miliardi di euro di debito pubblico son li per essere scontati dai nostri giovani.

27/2/2019 - 16:45

AUTORE:
Bruno Baglini iscritto PD

Ragioniamo!
Di solito son le minoranze che fanno le scissioni e quindi mi sembra fiato sprecato dire a Matteo Renzi vai via.
Facile dire vattene e lascia i 4 milioni di euro del 2x1000 i 600 milioni delle fondazioni o Case del Popolo a noi minoranza che restiamo.

Andate via fu detto da Togliatti a Cucchi e Magnani, poi in seguito a Rossanda e Magri; mentre Cossutta, Garavini e Bertinotti si scissero dal PDS ed il PDS di Occhetto si ritrovò al 18% come è avvenuto al PD dopo la scissione causata dai LeU.
Poi Occhetto fu cacciato "dal solito" Massimo D'Alema che riportò quel partito al 19% e l'operazione Zingaretti si propone la stessissima cosa disastrosa.
Disastrosa perché anche se ritornasse al PD prima di Renzi; tipo Epifani, Franceschini, Bersani che con il loro/nostro 23/25% non rimaneva che fare opposizione al Berlusconi di turno
Bersani dopo la caduta disastrosa dell'ultimo Berlusconi non volle andare ad elezioni anticipate per paura di vincerle e per sua ammissione: non voglio governare sulle macerie create dal Berlusconi-Fini-Bossi.
Bersani, Migliavacca e Verdini confezionarono il programma del governo tecnico Monti-Fornero.
Bersani aveva un vantaggio sulla carta di ben 10% sul Berlusconi che si ripresentava, ma a furia di pettinar le bambole, smacchiare il giaguaro e rincorrere i tacchini sul tetto, perse le elezioni anche a causa della legge elettorale "porcata"
Bersani voleva fare un governo di minoranza con l'appoggio della 5* e non ci riuscì.
Il Sindaco di Firenze, battuto alle primarie da Bersani disse: o nuove elezioni (ma c'è sempre il Presidente della Repubblica a dire l'ultima parola per sciogliere nuovamente le camere e stante la legge "porcellum" ci stava un niente di fatto ulteriore) oppure il governo va fatto con chi ci sta.
Quindi il PDR dette l'incarico al vice di Bersani a Enrico Letta e con un preciso compito: fare le riforme Costituzionali per dar modo all'economia di riprendersi togliendo inutili doppioni e sperperi, fare una nuova legge elettorale per ritornare presto al voto.
Il governo Letta PD-Berlusconi-FI-Monti-Scelta Civica ebbe la maggioranza in Parlamento.
Poi dopo qualche mese tutto il PD compreso il Capogruppo Speranza ed il Presidente Cuperlo si accorsero che l'economia era all'1,7% in meno e la riforme nulla di fatto, cosi come la nuova legge elettorale, lettera morta e...nel frattempo Renzi aveva vinto le primarie con il 70% e fu chiamato in campo dal capogruppo Speranza per prendere le redini del governo e....Berlusconi tagliò la corda, rimasero Alfano la Lorenzin e.... poi se avrò tempo e voglia racconterò altro di già visto e conosciuto

27/2/2019 - 15:01

AUTORE:
umberto

E' un peccato e dispiace veramente che gli amici renziani non si rendano conto che la loro non è una nave che sta affondando, ma è bella che affondata da tempo. Ora si sta cercando di riemergere da quel disastroso, anche se non del tutto meritato, naufragio. E bisognerebbe lavorare per quello, invece di continuare ad attaccarsi a cose che non esistono più.
Se Renzi e sostenitori vogliono perseverare a proporsi, facciano pure il loro partito alla Macron, ma smettano di cercare le briciole di un tempo che fu.
Il PD ha necessità di rinvigorire una politica di sinistra, non liberal democratica.
Zingaretti va bene, non va bene? Certamente ad oggi è l'unica speranza per chi ama questi principi sociali

27/2/2019 - 13:08

AUTORE:
SISTO

Bene; sapere che il sindaco di San Giuliano è fedele sostenitore di Zingaretti chiarisce la sua posizione e spero che i renziani doc se lo ricordino quando andranno a votare. I topi, dice un detto, sono i primi ad abbandonare la nave che affonda che sia vero?