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A volte ci soffermiamo ad ammirare le bellezze naturali, rimanendo meravigliati di fronte alla capacità della Natura di creare ambienti, paesaggi, scorci fantastici.Soprattutto se facciamo poi il confronto con l'attitudine umana a distruggere, depredare, sfruttare qualunque luogo.Ma a volte, così come succede nell'arte, anche per l'ambiente l'uomo può creare meraviglie che poi diventano parte della Natura. 
Nel nostro territorio abbiamo un esempio davvero eclatante di tale capacità umana, il bosco di Migliarino

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Sul finire del giorno
s'attenua anche il bollore
e il crepuscolo
benefico mediatore
occhieggia alla sera
con lo sguardo
carico d'amore
Gli ultimi .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Minopoli
Piaccia o no, egregio Zingaretti, liquidare Renzi é liquidare il Pd.

2/3/2019 - 8:53

Le sale strapiene ed entusiaste di Renzi sono un fenomeno politico di cui qualche commentatore obiettivo, se ne e' rimasto qualcuno, dovrebbe interrogarsi. Sulle ragioni di questo fenomeno: spontaneo, volontario, entusiasta, difuso, dal nord, al Sud e al centro, senza differenze di partecipazione e senza cenni di attenuazione.

Io rifletterei, fossi un commentatore, anzitutto su una domanda: a chi sta portando giovamento questa straordinaria mobilitazione di affetto per Renzi? Oggettivamente: al Pd. Sembra un paradosso ma la folla entusiasta delle sue sale unite ai discorsi di Renzi, carichi di denuncia dei populisti, della cialtroneria di 5 Stelle e Lega e, insieme di tesi per il futuro ( "Un'altra strada" ) e' un formidabile, unico, potente, imprevisto spot per il Pd.

Ve ne siete accorti? Ci avete riflettuto?

Senza nemmeno nominarlo il Pd, senza partecipare ai suoi sciocchi e introversi dilemmi interni (con chi mi alleo? a chi apro? vado a sinistra o a destra?) e senza bolsa propaganda Renzi, da solo, sta portando acqua (e tanta) al mulino malfermo del Pd. Quasi di default: quella folla entusiasta, lo percepiscono Zingaretti e Martina?, nelle urne votano Pd, sono il suo popolo, iscritti ed elettori. E Renzi, che con essi ha una chimica eccezionale, e' l'unico che sta dando ad essi motivi di identita' (una lotta "culturale", senza quartiere al populismo), di passione e di entusiasmo. Unico.

Mi verrebbe da chiedere: Zingaretti, Gentiloni, Franceschini, Orlando, quelli del "derenzizziamo il Pd ", quelli dell'autocritica per il partito di Renzi, quelli dello "scusiamoci dei governi del Pd, cosa stanno facendo per il Pd? Dove stanno?

Vi accorgete che solo Renzi sta raccogliendo folle che si indignano contro i populisti e nelle urne votano il Pd? Capisco l'imbarazzo dei commentatori e dei dirigenti del Pd. Loro dovrebbero rivedere tutto il ciarpame di tesi false e illosorie che hanno sparso ( dal referendum del 4 dicembre 2016 alla sconfitta elettorale del 4 marzo 2018): che Renzi fosse ormai il problema del Pd ( e' la sua risorsa) che Renzi fosse la sola causa della sconfitta elettorale ( ce n'erano cento altre, invece) che il programma riformista di Renzi fosse stato la ragione della sua rottura col paese. Era l'opposto: il 40% al referedum ( da solo contro tutti) erano un segnale di consenso popolare insperato. E oggi quelle riforme non fatte le dobbiamo rimpiangere. Ecco il "fenomeno Renzi". Invece di sfogliare la margherita sulle recondite intenzioni di Renzi ( se na va? resta? fa un suo partito? fa la sua corrente? e bla bla bla) prendete atto: Renzi e' oggi il principale, unico, formidabile fattore di vitalita' del Pd. E quello che, quasi e da solo, contribuisce a tenerlo in piedi e a competere. Renzi resta il leader naturale ( quelli che lo sono pure senza i galloni) del Pd. Per il loro stesso bene i dirigenti del Pd dovrebbero riconoscerlo, sia pure poi dopo spartirsi gli scanni tra loro. Piaccia o no, egregio Zingaretti, liquidare Renzi e' liquidare il Pd.

Ripensateci.

Ve lo ricorderemo domani anche nelle urne, alle Primarie

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