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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Alessandro Sallusti
L'intrigo come metodo

17/3/2019 - 9:21

L'intrigo come metodo

Quello che inquieta nel caso di Giulia Sarti non è il contenuto delle foto che ritraggono la politica grillina in pose hard, e neppure che questi scatti si siano diffusi rapidamente in tutto il Web, terra di Far West e di ipocrita libertà.
 
No, questi aspetti, sia pure disdicevoli, riguardano la sfera privata della signora Sarti ed eventualmente la magistratura se mai pensasse di avere potere e capacità di fermare con la forza la diffusione di immagini non autorizzate nella Rete dentro la quale anche siti stranieri e pirata hanno già in casa quegli scatti e forse anche di più (belli i tempi delle foto stampate in unica copia e dei cassetti chiusi a chiave).
Quello che inquieta, dicevamo, è altro e riguarda da una parte la democrazia e dall'altra la sicurezza nazionale, cioè qualcosa che ricorda più la criminalità politica di quella comune o il Decamerone. Perché ormai è accertato che quello di Giulia Sarti non è il classico caso di «revenge porn», cioè di «vendetta pornografica» del fidanzato tradito o abbandonato, se non forse (ma non credo) come concausa. Qui parliamo di telefonini e computer violati e di politici, i grillini, che filmano riunioni (non solo conviviali ma anche di lavoro), che registrano l'audio di incontri e telefonate, che archiviano ogni messaggino e Whatsapp a futura memoria, ovviamente uno all'insaputa dell'altro, pronti a usare questo materiale alla bisogna per difendersi o per attaccare il rivale interno o trarne qualche tipo di vantaggio.
In altre parole, da questa apparentemente banale storia boccaccesca sta emergendo il quadro di una nuova comunità politica fondata non su valori comuni ma sul sospetto, sull'intrigo, sulla bugia, sull'odio personale e sul depistaggio e sul ricatto in stretto contatto - professionale e personale - con strani faccendieri.

E non escluderei neppure la manina di qualche pezzo di servizi segreti, da sempre molto legati al Movimento creato da Beppe Grillo attraverso la Link University di Roma, dalla quale stranamente e forse non casualmente proviene molto del personale Cinque Stelle.
Immagino che presto questa storia si mostrerà con il suo vero corpo, che non è solo quello nudo della Sarti. Perché è noto che l'unico cospiratore che può sentirsi al sicuro è quello che cospira da solo. Cosa rara e non certo quella di cui stiamo parlando.



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