Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Spesso la settima arte o più semplicemente il cinema può riassumere momenti della tua vita. Folgorarti come sulla via di Damasco …
Un giorno ti soffermi pensierosa su ciò che hai visto e pensi che è tutta lì la tua vita. In sprazzi di luce, suoni ed immagini che ti passano davanti in una sera qualunque, in un momento che non è qualunque. È unico. Il primo segnale, neanche troppo mascherato, è arrivato da mia figlia. Lady Bird. Io e lei. Io e mia madre. A ruoli alterni io sono Lady Bird e sua madre. Spostarsi da una parte all‘altra mi fa capire meglio chi sono stata e chi sono adesso. Una figlia alla disperata ricerca di attenzione e una madre alla disperata ricerca di non essere inghiottita dalla fatica di ogni giorno. Avrei voluto essere capita di più e vorrei soffermarmi a capire di più. Poi Jim Jarmouch, “Patterson“…
Negli anni 80 adoravo questo regista, oggi il ritmo lento di questo suo film mi fa sbuffare mentre mia figlia osserva attenta lo schermo apprezzandone la bellezza. Cambiamenti generazionali. Poi quello che sei stato o che hai amato esce comunque fuori da qualche luogo e ti soffermi sulle immagini allungando il respiro e l‘attenzione. Il mondo ti invade, il particolare diventa centro di vita. Si allunga il piacere del tempo rilassato e coinvolgente. Patterson non possiede il cellulare perché il mondo panico ha bisogno del tuo sguardo empatico, del tuo ascolto sorridente, dei tuoi gesti possessori di un senso e di una direzione umana. Di te immerso nella vita che scorre, vivida come acqua che scivola lenta sulla pelle. Non mi serve, al momento, altro per essere felice.
“Quando sei piccolo impari le misure di lunghezza e larghezza. Quando sei grande il tempo”.
Ho tralasciato “Cicatrici“ un film serbo non ancora uscito ma di cui conosco la verità. Cuciture sono quelle che tutti noi abbiamo sull‘anima. Quelle che ci permettono di sopportare le sofferenze e gli abbandoni. Già gli abbandoni … La vita è costellata di abbandoni. Un amico che è diventato dolorosamente estraneo, persone con cui hai condiviso pezzi di vita che non si ricordano neanche più che cosa ti ha legato a loro. E poi c’è anche qualcuno che invece se lo ricorda benissimo anche quando si sta penosamente dimenticando tutto. Perché forse la sua anima ha avuto più cuciture degli altri… Lechaim.