Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Sabato 4 maggio, ore 18, presso il Bagno Gorgona, evocazione teatrale di Alessandro Garzella, tratta dal racconto“Marina, 1928” di Fabiano Corsini (In “Da Pisa, andata e ritorno”, edizioni ETS, 2018).con: Carlo Cellai, Dario Greco, Giulia Paoli, Astore Ricoveri.
Nicola Garzella, Don Palmigiano e Lohengrin Di Ponio musicisti.
Realizzazione di ANIMALI CELESTI Teatro d’arte civile, con la collaborazione artistica e organizzativa di Daniela Bertini e Marco Betti.
Maggio 1928. In una Marina onirica, tra la spettacolare fregola dei delfini e l'inquietudine di una primavera in ritardo sul calendario, una ragazza di poco più di venti anni e un più attempato professore si trovano a scoprire un paese percorso dai contrasti tra la realtà del Cantiere, di proprietà di tedeschi, la schiettezza al salmastro dei pescatori di arselle e i tempi pigri di una popolazione fatta di ville e villeggianti.
Hena Viatto e Girolamo Li Causi erano in realtà due dirigenti del Partito Comunista d'Italia in clandestinità, portati a Marina da motivi cospirativi.
Il pittore Giuseppe Viviani passava in quegli anni molto del suo tempo a Marina di Pisa e in particolare a Boccadarno.
Nel 1928 organizzò la sua seconda esposizione su uno chalet del lungomare. La presenza del pittore testimonia una Marina diversa, la Marina che resiste al tempo che passa e alle cronache laceranti della quotidianità.
A seguire ore 21, cena presso Il Fortino ( Soci Arci)
PRENOTAZIONI 050 36195