Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
“Lettera al mi’ nonno Neri dopo il voto”
Nonno ci s'è levato le gambe, ma che fatica. A San Giuliano ci sono più di 5000 che hanno votato Lega e che fanno ragionamenti sull'umanità che non ci garbano. Io lo so che ti farebbero imbestialire.
E poi ce n'è 600 che si ritrovano in un partito che si ispira al fascio. Dimmi te che popo’ di roba ci gira intorno. S'è vinto perchè ci siamo uniti tutti, lasciando da parte le segate che ci fanno perdere tutte le volte e alla fine il Sindaco e tutti noi, sulla piazza ai Bagni sè cantato Bella Ciao.
E lì mi son commosso.
Poi ho salutato tutti, ero con lo scooter e per strada ha cominciato a piovere. Piano, ma insomma ha piovigginato e mi sono bagnato tutto, ma m’importava una sega e ho cantato a sguarciagola l'Internazionale. Sembravo un matto. Se qualcuno mi ha riconosciuto avrà pensato che sono rincoglionito. E invece no caro nonno, ero e sono felice ed ho cantato l'inno del mio cuore, che ti garbava tanto. Che serata. San Giuliano per me resta "rossa", anche se so bene che non è più come quando c'era Buino a Molina o Valter del Pistelli ai Bagni. ma va bene così.
Stasera questi tempi bui si sono illuminati.
Dici nulla!