none_o


Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
none_a
Incontrati per caso
di Valdo Mori
none_a
APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
none_a
A cura di Erminio Fonzo
none_a
Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
none_a
Ripafratta, 12 luglio
none_a
Bagno degli Americani di Tirrenia
none_a
Molina di Quosa, 8 luglio
none_a
Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
none_a
Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
L'opinione di: Alessandro Niccoli
Dati definitivi delle tornate elettorali Europee e locali

1/6/2019 - 12:54

Questo passaggio elettorale ci lascia aspetti che meritano di essere analizzati tranquillamente.

Gli italiani, sopratutto dell’Italia centrale hanno mandato un segnale chiaro per le europee ed in controtendenza hanno sostenuto le amministrazioni locali di centrosinistra che ha lasciato stupore in molti candidati di tutti gli schieramenti. 

Il fattore personale, la conoscenza diretta del candidato e perché no, anche l’aver provveduto a tappare una buca davanti casa (come si diceva una volta) conta molto, ancora molto. A questo si aggiunge che il rinnovamento del centro destra con la nascita di tanti piccoli Salvini privi di esperienza non incontra l’elettore che per gestire la sua comunità preferisce chi ha più esperienza. Non pagano l’odio e le fake locali; quando cerchi consensi tra i tuoi concittadini perché tutti più o meno nei comuni si conoscono e le fake sono facilmente verificabili in pochissimo tempo a differenza di quelle nazionali dove la mancanza diretta delle conoscenza sugli argomenti in questione le rende impossibili da verificare. 

D’altro canto il centro destra a trazione Lega vola incrementando elezione dopo elezione fino ad essere oggi, saldamente, il primo partito italiano. Le motivazioni per cui l’elettore è spinto verso la Lega sembrano principalmente due.Salvini rappresenta oggi l’unico leader politico alla guida di un partito anche se lo è più per carenza di avversari che per virtù proprie. In ogni caso parla la stessa lingua degli italiani e questo piace.La Lega attrae oggi molti, moltissimi voti di protesta. La situazione economica, il distacco con cui è sentita l’Europa dai cittadini, e sopratutto la questione migratoria trovano nell’unico sfogo del voto al carroccio la protesta più che la speranza di un vero cambiamento.

 Se questo è vero nel doppio risultato elettorale c’è del buono; c’è voglia di protestare, di ribellarsi. C’è voglia di risollevarsi.Noi siamo pronti a lottare per restituire all’Italia ed agli italiani un futuro migliore, noi siamo pronti ad intercettare chi lotta e protesta per dare un futuro migliore a se e per le future generazioni.
Abbiamo sbagliato l’approccio al problema migratorio e ne abbiamo pagato le conseguenze, ultimamente sembra addirittura che la questione non ci tocchi nemmeno tanta è la paura che abbiamo ad affrontarla.In questi anni le regioni a noi più vicine (Toscana ed Emilia) hanno dato un grossissimo contributo al processo di accoglienza, un accoglienza diffusa in tantissimi piccoli centri e forse meno visibile ai media nazionali rispetto ai grandi centri che ospitano migliaia di ospiti ma visibilissimo sul territorio tanto da esser diventato argomento di discussione nei bar, nelle nostre piazze, nelle case del popolo, nei nostri iscritti ed elettori. Possiamo continuare a negare l’evidenza, possiamo continuare a non trovare una soluzione, possiamo continuare a far governare gli altri fin quando il problema non sarà risolto.

 La soluzione non sta né nei porti aperti, né nei porti chiusi. La soluzione non sta nemmeno nel mezzo a queste due opzioni. Se scoppiasse una guerra la risoluzione del problema non è chiudere porte e finestre di casa, né tantomeno lasciare tutto aperto nella speranza che le bombe attraversino casa e passino oltre.

La soluzione è far finire il conflitto. La soluzione dei flussi migratori non può che essere in Africa, li dobbiamo favorire le condizioni economiche e sociali per assicurare loro un futuro ed a noi sicurezza e tranquillità. Un investimento in Africa dell’Europa, dell’America, delle potenze asiatiche perché se oggi il problema migratorio tocca solo il nostro continente nel giro di appena dieci anni, visto l’esponenziale incremento demografico africano, si allargherà verso nuovi orizzonti.

 Chiudere i porti oggi significa solo rimandare il problema non risolverlo. Da qui deve partire la sfida al nazionalismo ed al populismo in ambito internazionale

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri