Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Matteo Renzi dice no al suo partito, ma avverte il Pd: "M5S non è sinistra, alleanza fatela senza di me"
A RepIdee attacca Salvini e Di Maio "cialtroni e incapaci", Conte "inesistente e imbarazzante, un aspirante cerimoniere"
Salvini e Di Maio? “Cialtroni e incapaci”. Conte? “Inesistente e imbarazzante”.
Matteo Renzi attacca il Governo del cambiamento, quello che “ha bloccato il Paese e sta portando l’Italia a una stagnazione molto pericolosa”, dice l’ex premier ospite alla Repubblica delle Idee a Bologna. “Sono degli incapaci, dei cialtroni”.
L’ex segretario del Pd avvisa i suoi compagni di partito che non c’è futuro con i 5 stelle: “Si dice che i 5 stelle siano di sinistra e hanno votato le peggiori leggi sull’immigrazione. Se questi sono di sinistra l’accordo fatelo voi, senza il mio nome e senza di me” dice Matteo Renzi.
Quelli che dicevano “il Pd fa schifo sono colpevoli di fronte alla storia, hanno aperto le porte alla peggiore destra della storia”.
E ancora: “Fare un mio partito? Oggi non ci sono le condizioni. Dico di no. Non intendo giocare un ruolo in cui mi metto a rifare la Margherita. Io sto al fianco degli amministratori, voglio dare una mano da gregario, questa è casa mia e mi sento bene con loro”.
“Il reddito di cittadinanza non funziona e dà un messaggio diseducativo. Vorrei chiedere a Salvini quanti sono andati in pensione e quanti ne hanno assunti. Di Maio aveva detto che per ciascuno in pensione ne avrebbero assunti 3”, ricorda Renzi, che non crede alla narrazione della ripartenza del Governo: “Sembra Beautiful e sono anche più brutti di Ridge”.
Quanto a Matteo Salvini, “a Bruxelles non conta nulla, è soltanto un fanfarone che parla in libertà e le conseguenze le pagano gli investitori e le persone. L’italia non uscirà mai dall’euro checchè ne dicano Borghi e Bagnai”. Nel mirino finisce anche il presidente del Consiglio: “Conte è il primo ministro più inesistente della storia repubblicana, è imbarazzante. Io sono imbarazzato per lui, è un aspirante cerimoniere: potrebbe fare il vice capo del cerimoniale in futuro, il vice perché avrebbe bisogno di un capo per indirizzarlo”.