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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . mondo è paese. Ieri Marine Le Pen è stata .....
Volevo farlo poi però ho pensato che era meglio piantare .....
Vai a seminar patate così per la festa di maggio c'hai .....
Ci dicono che Putin e la Russia vogliono invadere l'Europa. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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PER CAPIRE
di Trilussa

16/6/2019 - 17:29




 

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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

16/6/2019 - 19:42

AUTORE:
giò

Non sono assolutamente d’accordo con l’idea che l’Italia sia in declino per assenza di valori morali e mancanza di regole…

L’impero romano d’occidente è caduto nel 476 dc, ma l’impero d’oriente, simile per cultura , organizzazione e valori, ha prosperato per altri mille anni, fino alle soglie dell'era moderna e i motivi del declino sono numerosi e vari e sono oggetto di indagine anche ai giorni nostri, però con notazione superficiale e non esaustiva, mi limito ad osservare che si espandeva quando cosmopolita e libertino devoto al paganesimo, ed è stato distrutto quando convertito al cristianesimo ed ai suoi rigori morali…

Se si crea uno spartiacque nel 1965, il paese ha conosciuto periodi espansivi e creativi a metà anni 80 e anche nei novanta, e mi risulta che anche prima, non fosse rigoroso il pagamento delle tasse, ed i bordelli chiusi pochi anni prima fossero sempre pieni, mentre il servizio militare escludesse più della metà dei potenziali coscritti, e l’altra metà imparava l’arte dell’imboscamento oppure si girava i pollici per giornate intere. (con le dovute eccezioni)

La mazzata è arrivata quando con la globalizzazione, internet, la libera circolazione dei capitali e delle merci, e delle persone, si è consentito che la produzione mettesse in competizione il mondo sviluppato con quello in via di sviluppo senza reti di protezione, cautele e filtri…

MA i problemi italiani sono dovuti alle politiche dei nostri governanti, lassisti e indecisi a tutto, si sono limitati a gestire le poltrone del potere, senza aggredire nessuno dei problemi del paese, non esprimendo una visione della società e limitandosi ad un immobilismo suicida…

- Nessuna politica industriale, niente sviluppo della ricerca, nessuna cura per una burocrazia invadente e inefficiente, nessun aggiustamento per ridurre i tempi del giudizio delle pratiche processuali, nessuna cura per la denatalità, nessuna correzione significativa per ridurre l’evasione fiscale, la pessima qualità delle leggi , semplicemente calate su quelle esistenti con contraddizioni e ridondanze che lasciavano spazi a interpretazioni arbitrarie, confusioni ed incertezze, un laissez faire anarchico che non si è dato pena di regolare i flussi e organizzare l’integrazione degli immigrati, e una cultura di rapina, lo scarso senso dello stato e l’innata renitenza dei cittadini a considerare la RES PUBLICA, una risorsa comune , bensì una categoria da saccheggiare…

Ricordo che da che mondo è mondo, le civiltà più aperte e cosmopolite, sono state anche le più prospere, vivaci e creative, e che quando ci si è isolati e chiusi al mondo, ci si è condannati a stagnazione e miseria… vedi Cina nel 1500, Giappone dal 1600, Russia prima di Pietro il grande, e poi nel periodo sovietico, Spagna dopo il 1700, paesi arabi dopo l’anno mille, gli stati uniti dell’isolazionismo terra d’incubazione della crisi del 1929, etc etc… l’Italia dopo la prima guerra mondiale!
sicuramente le emozioni e l'atteggiamento scoraggiato generano paure e timori molto pericolosi prodromi di nuove tragedie epocali...