Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Venerdì 28 giugno ore 18.30 presso sala soci coop Vecchiano
Incontro organizzato da Associazione del Serchio
Fabrizio Bartelloni e Sandro Petri intervistano l’autore Vittorio Cotronei (MdS Editore,segnalato per il Premio Strega 2019)
Letture a cura di Attiesse
“Passato remoto” il libro dello scrittore pisano Vittorio Cotronei segnalato da Paolo Ferruzzi per il Premio Strega 2019 verrà presentato a Vecchiano venerdì 28 giugno ore 18.30 all’interno della rassegna "Progetto Libri" organizzata dall’associazione culturale La voce del Serchio.
Pubblicato da MdS Editore lo scorso anno nella collana Storie diretta da Silvia Belli, il romanzo ha per protagonista Marino Maltese, di professione ufologo, richiamato sui luoghi della sua giovinezza, un piccolo borgo dell’entroterra toscano simile a quel Montescudaio dove l’autore attualmente vive, per un’indagine sulla misteriosa morte di un pensionato del luogo, suicidatosi, a quanto si racconta in paese, pochi giorni dopo un incontro ravvicinato con gli alieni.
Un’indagine complessa e ricca di sorprese che lo condurrà verso il mondo dei tombaroli, dei misteri della civiltà etrusca e del mercato nero di reperti archeologici.
Come già nel precedente Andalù (MdS Editore, 2015), tuttavia, quello dell’ufologia è soprattutto un pretesto che Cotronei utilizza per descrivere il presente, attraverso l’affresco sociale di una cittadina di provincia in cui gli splendori e le miserie umane sono raccontate con ironia e disincanto.
Questa la motivazione inviata da Paolo Ferruzzi a sostegno della sua segnalazione:«Conoscevo questo autore grazie al suo romanzo precedente Andalù, di cui avevo scritto la postfazione, apprezzandone le intuizioni e la descrizione con leggerezza quasi “kunderiana” di una cittadina rivierasca ormai spoglia dei fuochi d’artificio estivi.
In Passato Remoto c’è una maggiore consapevolezza; una trama densa ben congegnata e una importante maturazione stilistica.
Come l’opera precedente, anche Passato Remoto sfugge a una stretta collocazione di genere, raggiungendo un felice equilibrio fra l’affresco sociale di una provincia e di chi la abita raccontati con rapide e vivide pennellate, e una matrice di stampo giallistico sospesa fra suggestioni di fantascienza e un affascinante viaggio nei meandri della misteriosa civiltà etrusca.
Una storia che si snoda in tanti cunicoli aprendo via via la vista su camere segrete che offrono al lettore un punto di vista ogni volta diverso su una vicenda che rivela uno dopo l’altro i suoi molti segreti come un antico sepolcro per la prima volta violato.»