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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Incontrati...per caso
Di Valdo Mori
RENATO CIONI

27/6/2019 - 14:10

Chi segue La Voce del Serchio non può non conoscere Valdo Mori, grande attore di teatro, colonna della Brigata dei Dottori e da qualche tempo animatore culturale e semiserio delle serate al Fortino di Marina e al Teatro del Popolo di Migliarino.
Parlando con lui emergono in continuazione ricordi di incontri con personaggi basilari della storia locale e persino di grande notorietà nazionale e non solo.
Da qui è nata l'idea di una rubrica che, pescando nella moltitudine dei ricordi, faccia rinascere la storia di grandi persone del passato.
E la rubrica non poteva chiamarsi che "incontrati... per caso".
Valdo voleva usare uno pseudonimo, ma cosa c'è di più bello dei bei ricordi di una persona speciale?
Il primo incontro raccontato è con Renato Cioni, il grande tenore nato a Portoferraio e resosi famoso in tutto il mondo

 

 


 Stavo gustando la “cecina” più buona e croccante dell’Isola d’Elba quando nel locale echeggiante di voci e di risate di un gruppo di villeggianti festaioli entrò un distinto signore elegantemente vestito dallo sguardo radioso e sorridente.                

L’amico pizzaiolo incontrò il mio volto e mi fece un cenno come per dire “Hai visto chi è arrivato ?”.

Conosceva la mia passione per il Teatro e con piacere mi indicava l’Artista venuto a ritirare le pizze per la cena.

Stentai  a far mente locale e dopo poco mi resi conto di avere di fronte un mito della lirica : Renato Cioni.

Dopo una breve presentazione, non volevo certo far raffreddare le gustose pietanze, concordammo un incontro per il giorno seguente. 

 

Su consiglio di Titta Ruffo si iscrisse al Conservatorio.

Debuttò nel 1955 a Spoleto  poi a causa di un forfait di Pavarotti vola a Miami per una Lucia di Lammermoor.

Poi Milano, Parma, Napoli, Londra, New York, Sud America e, Giappone. Praticamente in tutto il mondo  duettando con le Regine del bel canto come la Callas, la Sutherland, la Tebaldi, la Scotto, Mirella Freni e tantissime altre.  

L’incontro con la Sutherland fu facilitato dal regista Zeffirelli alla ricerca di un tenore all’altezza per l’amazzone di Sidney.

Ma la sua prima donna preferita era Loretta, la cara moglie con la quale ha vissuto per oltre 50 anni.

 La sua grande vocalità gli ha permesso di avere in repertorio quasi tutte le opere di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Pietro Mascagni, Amilcare Ponchielli oltre a numerose opere  raramente rappresentate. 

Dalla Scala di Milano, al Regio di Parma, San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, San Carlo di Napoli, lo Sferisterio di Macerata ai tantissimi altri teatri italiani. All’estero dal Metropolitan di New York , Opera di Parigi, Covent Garden di Londra e poi a Vienna, Lisbona, Chicago, Buenos Aires, San Francisco.

E ancora Budapest, Tokio, Amburgo, Edimburgo: praticamente in tutto il mondo.  

 

Lo sguardo penetrante, una chioma folta e ben curata ed un abbigliamento distinto e sobrio lo rendeva molto più giovanile dell’età anagrafica                

 

Parlammo della sua vita dell’attività  musicale dei trionfi, delle difficoltà incontrate e  della numerosa famiglia della natia Via della Campana di Portoferraio.

Del  fratello Gustavo che tentò la strada della canzone  con il 45 giri “Ti ho baciata all’Isola d’Elba”.

Aveva trovato la felicità “nell’isola incantata in un mare di smeraldo”, ma purtroppo il sogno durò poco e nella sua Isola aprì una pizzeria.                

 

Ma ricordammo anche il periodo dell’Operetta all’inizio degli anni ’80. Raccontai l’amicizia che mi ha legato ai miei compaesani pisani Sergio e Claudio Corucci impresari della gloriosa Compagnia Italiana di Operette nata nel 1953 e quindi la più longeva in Italia.

Mi narrò che per alcuni anni si dedicò a questo spettacolo a torto considerato minore.

L’artista invece deve cantare, ballare e recitare e quindi occorre una formazione completa.

Il mondo della lirica, impietoso, lo aveva dimenticato e lui per dimostrare a se stesso e agli altri che aveva ancora un’ottima voce: girò l’Italia cantando almeno 300 volte La Vedova Allegra.  

 

E’ difficile selezionare  nella sua miniera di ricordi i più importanti; ma uno è senz’altro la foto  del 1967 con l’allora  governatore della California Donald Reagan.  

Ma questo telegramma era quello che conservava più gelosamente “ I miei pensieri sono con te per un grande successo stanotte, con amore, Maria Callas. 

Ci ha lasciato esattamente 5 anni fa: 4 Marzo 2014 all’età di 85 anni.

    

            

 

              

 

              
 


    
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