Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Il secondo ricordo di Valdo è per Viviana Larice, scomparsa alcuni mesi fa.
La ricordo in compagnia con Mario Breccia, Trottolino, Lucio Carano, Dino Valdi (la controfigura di Totò); poi in rivista con Macario infine al cinema partecipando a tre film con lo stesso Totò e con Lino Banfi ne "l'Allenatore del Pallone".
Una lunga esperienza nell'Operetta quasi sempre con La Compagnia Italiana di Operette dell'impresario pisano Sergio Corucci.
Infine a Livorno dove ha lavorato sia nel Teatro classico con Spazio Teatro che nel vernacolo con le compagnie di Giuseppe Pancaccini e Beppe Orlandi.
Inoltre con La Compagnia Lirica Livornese diretta da Franco Bocci ha messo in scena spettacoli di varietà e Operetta.
E' stata un mio mito fin dagli anni '60 e quando ho avuto il privilegio di esserle accanto sulla scena ho toccato il cielo con le dita e raggiunto la massima soddisfazione artistica.
Consigli efficaci che trasmetteva anche solo con lo sguardo sui tempi, sui toni, sulle pause.
Sempre disponibile ad aiutare i colleghi era di esempio per i più giovani. Con lei ho partecipato a "La Separazione" di G. Pancaccini e a due commedie di Beppe Orlandi : "La 'hiesta" e "Li Sfollati".
L'ultimo dell'anno scorso si è esibita al Teatro Pacini di Lucca con la Compagnia di Cosetta Gigli.
A Marina Slow due anni orsono fu protagonista di una serata memorabile sull'Operetta e il Café Chantant.
Tra i tanti ricordi che ho di Lei voglio ricordarne uno a mio giudizio esemplificativo della sua personalità e semplicità.
Eravamo con la Compagnia Italiana di Operette a Camerino per la prima di Donne Viennesi: il nome in ditta era di Franco Barbero e Mariarosa Congia con un trio di caratteristi del calibro di Carini, Menegolli e appunto Viviana.
La rappresentazione ebbe un grande successo e al termine le attrici ebbero in dono grandi confezioni di fiori.
Dopo la cena conviviale i festeggiamenti proseguirono in albergo tra ricordi, aneddoti e battute sul variegato mondo dello spettacolo.
Al mattino mi alzo molto presto ed esco; nella piazzetta di fronte c'è la Chiesa.
Sento la necessità di entrare, le navate sono vuote solo una sagoma femminile stava appoggiando un mazzo di fiori sull'altare : era Viviana. All'uscita mi disse "Dopo una prima faccio sempre così, è un modo per ringraziare il Signore"
Ciao "Vivi" sono certo che in Paradiso troverai ancora tanti, tanti mazzi di fiori ad attenderti ...