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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Amica Carola
di Trilussa

30/6/2019 - 18:56



Carola Rackete conosce cinque lingue e ha due lauree, una grande cultura quindi e un tempo sarebbe stata almeno rispettata e considerata per le sue azioni. Si poteva anche non essere d’accordo sul suo comportamento, sul suo operato e sulle sue decisioni ma almeno ci si impegnava a capirne i motivi. Oggi invece è stata ingiuriata e offesa malamente (con auguri di stupro e quant’altro) da una manica di ignoranti vocianti forti solo dell’impegno a seguire le parole del loro duce (dux è il condottiero, quello che comanda e impone le regole. Regole che non vanno discusse e nemmeno obbligatoriamente capite), durante lo sbarco della Sea Watch e l’arresto del comandante. Tutto il mio rispetto alla Carola e il mio sdegno per i vergognosi attacchi che ha subito dalla folla mentre in alto loco si era deciso di spettacolarizzare il suo arresto con tanto di telecamere e giornalisti.


Ci sono però alcune cose che stonano nella vicenda. Alcune sono semplici domande tipo perché non ha fatto rotta verso qualche altro porto sicuro, ne aveva avuto tutto il tempo. Se la Tunisia non le sembrava sicura poteva andare verso la Spagna e vedere se riusciva a coinvolgere il governo spagnolo nella vicenda. Faceva un favore a Salvini perché anche la Spagna avrebbe dovuto prendere la parola, ma forse anche a tutti noi perché non sarebbe male se la questione migranti fosse allargata all’intera Europa. Altre invece sono considerazioni personali che possono sembrare anche spregiudicate e che possono portare a qualche giudizio troppo frettoloso. La quarantina di migranti ospitati sulla nave sono stati definiti in maniera completamente opposta dalle due fazioni che si contrappongono nei giudizi sulla vicenda. Da clandestini, criminali, mangia pane a ufo, invasori, irregolari, abusivi per rimanere nei termini non offensivi usati dalla destra xenofoba a poveracci, disgraziati, miseri, ostaggi, indifesi, persone sofferenti che ingiustamente e sfortunatamente si sono trovati a fare la parte in un film a cui sicuramente non avrebbero voluto partecipare.


Dove sta la ragione? Di solito, in questi casi così contrapposti, sta proprio nel mezzo. Disgraziati sicuramente, ragazzi che scappano da situazioni penose, guerra o meno, nella ricerca di un futuro che nel paese da cui provengono viene loro negato e preferiscono rischiare la vita per una speranza che sopravvivere, forse, dove sono nati nell’indigenza e/o nel pericolo. Hanno fatto lunghi viaggi, attraversato territori ostili, subito ricatti e abusi, sicuramente umiliati e offesi, alcuni percossi e feriti mentre sulla nave che li ospitava non vi era niente di tutto questo, al massimo quella che dovevano combattere era la noia e la bramosia dell’attesa finalmente dello sbarco, della libertà, del raggiungimento della loro meta.


Non vedo drammi umani autentici in questa vicenda anche se lo si vuol far apparire. Da una parte usando a iosa parole come disumanità, barbarie dall’altra espressioni come “atto di guerra” riferendosi all’accosto della nave al molo con in mezzo la motovedetta, un piccolo natante che aveva avuto lo stupido ordine di mettersi in mezzo. Per ostacolare, forse impedire l’attracco, roba da ridere.


C’è un pericolo a pensare così? Certamente. In questo periodo storico e in questo paese semplificato e omologato esprimere ad un pensiero del genere si corre il rischio di essere subito catalogati per razzisti. O ci si sposta sulla destra salviniana ed allora non ci si vergogna ad indicare questi disgraziati come la feccia che ci tocca accogliere e mantenere (mentre molti italiani vivono eccetera eccetera) oppure bisogna sforzarsi di rimanere omologati con le parole della sinistra. Guai a deviare dal pensiero comune, guai a porsi domande non in linea.


Non mi spingo a giudicare i problemi generali dell’immigrazione, su quelli sono perfettamente in linea con i principi di solidarietà della sinistra e su quelli umanitari e di inclusione di ispirazione cattolica, anche se non credente. Ma in questo particolare episodio a me pare si sia voluto amplificare la faccenda tirando da una parte e dall’altra con lo scopo di una speculazione politica piuttosto scadente e soprattutto inconcludente, specie per la sinistra sempre più disunita e impreparata per qualunque nuova sfida.

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4/7/2019 - 17:58

AUTORE:
antonio

....perché non riconoscere il concetto di territorialità dei natanti? Il diritto internazionale sancisce che le navi sono suolo del paese di cui issano la bandiera ed, ovviamente, sono registrate. Quindi, e credo di non sbagliare, i migranti erano su suolo olandese e, giustamente dovevano sbarcare, ma di corsa andare in Olanda, paese dell'area shengen calpestato per primo, come cita l' accordo di Dublino.

3/7/2019 - 12:06

AUTORE:
Agnese

Una gran parte dei cittadini italiani, durante la tragedia della guerra nazifascista non sono scappati all'estero. Si sono armati e versando sangue a fiumi hanno contribuito a liberare l'Italia......

30/6/2019 - 23:33

AUTORE:
gio'

L’isteria e la passione intorno alle vicende della Sea Watch, mi confermano il sospetto che venga strumentalizzata dal potere, per nascondere insuccessi e criticità di altra natura.

1- Perché tanto clamore intorno alla nave della ONG con 54 persone a bordo, ignorando decine di altri sbarchi in uno stillicidio continuo e inarrestabile?
2- Perché enfatizzare e drammatizzare una vicenda, seguendola passo per passo nella sua odissea prevedibile, non spendendo una parola per i barchini che sfiorano la Sea Watch?
3- Perché stravolgere il concetto stesso di porto sicuro, considerando tali quelli libici, di un paese in guerra, da cui i migranti intendono allontanarsi, oppure tunisini, paese in profonda crisi politica ed economica che non sarebbe in grado di proteggerli?
4- Perché rifiutare e rinnegare il diritto del mare, unanimemente accettato nel mondo e teso alla salvezza dei naufraghi?
5- Perché ritirare la flotta a ridosso delle italiche coste, ignorando gli avvistamenti aerei di gommoni sgonfi semi affondati, nelle zone non più presidiate?
6- Perché i porti vengono considerati chiusi, pur funzionando regolarmente, con eccezione per i natanti presi di mira di volta in volta?
7- Perché i provvedimenti vengano ordinati da ministeri incompetenti, invece che da quelli preposti?
8- Perchè vengono adottate politiche restrittive e stringenti di tali infrastrutture, senza tracciamento delle direttive, inoltro di disposizioni, diffusione di circolari, con inviti verbali, suggerimenti, invocazioni informali e puramente verbali?
9- Perché si producono leggi in materia, che violano lo spirito essenziale del concetto stesso di LEX nel diritto, che deve avere carattere generale, trovare applicazione universale, non essere mirata ad personam, ed essere perciò uguale per tutti?
10- Perché le trattative fra le parti, sono inquinate da dichiarazioni roboanti di preminenti soggetti istituzionali, che si spingono a dettare alla magistratura, i provvedimenti attesi e graditi dall’esecutivo, e dalla politica che rappresentano, in strame dell’autonomia dei poteri?
11- Perché si disertano incontri e vertici europei per determinare politiche sull’immigrazione e contribuire al loro adeguamento e superamento di eventuali insufficienze, preferendo tracotanti aggressioni e accuse infondate a singoli stati, ben conoscendo le insostenibilità argomentative?
12- Perché di fronte al fenomeno endemico dell’immigrazione non si costruisce una seria politica dell’integrazione, comprese misure serie per selezionare profughi e rifugiati, individuare i non aventi diritto, rimpatriare criminali e delinquenti, accogliere e incoraggiare l’omologazione culturale e sociale, favorire la convivenza?
13- Perché apostrofare con epiteti gratuiti e sbeffeggiare la capitana come una sbruffoncella, abusando delle proprie prerogative e approfittando del proprio ruolo per intimidirla con metodi sgradevoli al limite della decenza?


Forse per nascondere la crisi produttiva e industriale?... le tensioni del mercato? La crisi sociale? Il fallimento delle politiche economiche? L’aumento della disoccupazione? L’isolamento internazionale dell’Italia? L’aumento dello spread e la scarsa credibilità del governo?
Le difficoltà della manovra d’autunno?... la deriva sempre più pronunciata del paese?

O forse distrarre il paese dal prossimo aumento dell’iva?.... nascondere le implicazioni secessioniste della autonomia delle regioni, che si vogliono approvare senza discussione in parlamento?..... ma le camere non erano sovrane?...

30/6/2019 - 19:20

AUTORE:
F.C.

Condivido e mi preoccupo. Avevo già espresso una mia riflessione.." Seawatch distrazione di massa. Tutti i Partiti concentrati nel nulla. La migrazione incontrollata continua e tiene banco. L'Europa che non esiste e i rapporti con i governi africani impossibili quale politica credibile? Per ora ZERO !"