Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
UN ITALIANO PER MACRON
Curerà per i francesi i rapporti con l'Europa, cosa che aveva già fatto per Renzi e Gentiloni.
Alla bestialità di certi balordi non esiste limite. Sui social è in corso una campagna contro Sandro Gozi. Per la semplice ragione che è stato nominato dal governo francese ministro per gli affari europei, esattamente l’incarico che aveva svolto per i governi italiani (Renzi e Gentiloni. Gozi si era candidato in Francia nelle liste di Macron.
Invece di essere lieti che un italiano (Gozi è anche ufficiale della Legion d’onore) sia stato scelto dai francesi per rappresentarli in Europa, degli incapaci si sono messi a urlare al tradimento.
Da notare che Gozi continua a essere, in Italia, un esponente di spicco del Pd. Di nuovo, in un certo senso, c’è che Macron ha deciso di premiare la sua lunga frequentazione della cultura e della politica francese. E la Francia è comunque un nostro alleato.
Ma ai nostri analfabeti funzionali (incapaci di andare da soli persino fino a Chiasso), non sembra vero e si sono messi a urlare al traditore.
Non riescono a capire che Gozi è un animale politico originale e interessante. È stato consigliere sia di Romano Prodi, quando era presidente dell’Unione, sia di Barroso. E ha svolto parecchi incarichi per conto dell’Unione europea.
Insomma, un politico di qualità. Forse per questo inviso a sciampiste, baristi e fattorini approdati di recente alla politica.