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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Incontrati per caso…
di Valdo Mori
TITINO in Via Manzoni

5/8/2019 - 16:45

Uno sguardo molto indietro nel tempo in questo incontro speciale di Valdo: 

Arrivava alla latteria di Via Manzoni con la sua caratteristica camminatura dondolante; basco blu in testa, giacchetta super abbondante per la sua esile corporatura, babuccie ai piedi. 
Sempre disponibile per piccoli servizi che di norma erano gli acquisti di giornali in Piazza del Carmine o negli altri negozi della zona. 

Una sosta obbligata era anche con il posteggiatore di biciclette che aveva la sede accanto al cinema estivo dove poi sorse la Upim nel 1966. Era un uomo grasso e pacioccone che stava ben comodo su di una sdraio da spiaggia posizionata sul marciapiede esterno. 

Informato su tutti i pettegolezzi della zona e soprattutto sulla bontà dello spettacolo delle compagnia che si esibivano nel vicino Teatro Italia.
 
Titino si fermava a parlare volentieri con tutti, dal macellaio Rovini e da Pompilio il mitico negozio di alimentari. 

Anche con noi ragazzi fraternizzava  perché sapeva che poi avrebbe ricevuto le 10 lire per la recita a memoria di alcune preghiere.    

Ma se l’ascoltatore intendeva distrarsi o sorridere, si arrabbiava molto e di scatto se ne andava rinunciando all’offerta.

Era tutto sommato orgoglioso. 

Titino era ospite dell’Ospizio che a cavallo degli anni ’60 aveva sede in Corso Italia dove ora ci sono alcune banche.

Accanto negozi e bar ad un piano che hanno fatto posto al complesso San Domenico. 

Nella latteria spesso se ne stava in silenzio a guardare la televisione insieme a noi; il locale aveva il banco sulla sinistra entrando mentre nel centro e a destra erano posizionate le sedie per assistere agli spettacoli televisivi.

Era sempre piena la stanza; all’epoca poche famiglie avevano il televisore in casa.

Nel pomeriggio vedevamo la TV dei ragazzi e dopo cena c’erano i grandi che assistevano alle commedie, al film una volta alla settimana e soprattutto al Musichiere con Mario Riva.

Il Giovedì era un giorno speciale perché occorreva prenotare: c’era Mike Bongiorno con il suo Lascia e Raddoppia e bisognava accontentarci a volte anche di un posticino in piedi. 

Il grande televisore in bianco e nero era montato su una alta pedana in ferro e ben visibile da tutte le parti. 

In estate la latteria si movimentava alla sera con gli spettatori del cinema estivo Manzoni che numerosi venivano a gustare il buon gelato prodotto in maniera artigianale dalle due donne titolari dell’attività.

Ma Titino non poteva assistere alle proiezioni perché al tramonto era obbligato a ritornare al ricovero. 

Titino aveva uno sguardo dolce ma penetrante; sempre ben curato e gentile si faceva perdonare qualche sua sfuriata di troppo.


Non ricordo se per il trasferimento dell’Ospizio o per altri motivi, di Titino non si ebbero più notizie.

Così un altro caro personaggio tipico di Pisa ci ha lasciato in silenzio.

Ma il buon Titino resterà nei ricordi delle tante persone che lo hanno conosciuto.

    
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