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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Comune di Vecchiano
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Migliarino - Domenica 28 Luglio a partire dalle 19.00 fino alle 23.00
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Comune di Vecchiano
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Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Pino Vincenzo
La Waterloo del governo e gli strepiti di Calenda che non sa far di conto

9/8/2019 - 23:50


La Waterloo del governo e gli strepiti di Calenda che non sa far di conto

«Nel voto sulla Tav sono riusciti nel capolavoro: sfiduciare Giuseppe Conte perché era a favore, sfiduciare Danilo Toninelli perché era contro, sfiduciare il governo perché una maggioranza non c’era.

Maestri...» dichiara un senatore leghista a proposito della strategia pentastellata.
Una Waterloo per richiamare un precedente storico che dia l’idea della disfatta.
Due esponenti del governo che presentano due orientamenti opposti, che votano mozioni antitetiche, ce n’è abbastanza per dichiarare morto e sepolto questo governo.
Eppure c’è nel Pd chi blatera su strategia parlamentare inadeguata perché non evidenzierebbero abbastanza la rottura che si è consumata.
Occorreva far passare la mozione cinque stelle con l’uscita dell’aula dei senatori Pd, secondo costoro, per rendere ancora più dirompente il quadro politico.
Oltre a non saper fare di conto perchè con i 51 senatori Pd in meno la mozione sarebbe passata 130 a 110, questo voto avrebbe snaturato il Pd.

Nel senso che il Pd non avrebbe dovuto ribadire col voto quello che è il suo orientamento proTav e permettere che in Parlamento passasse una posizione non rappresentativa della maggioranza delle forze politiche, cosa abbiamo visto impossibile ed assurda.
Costoro non si rendono conto che un fatto di questo genere avrebbe ringalluzzito i cinque stelle che si sarebbero fatti forti di questo pronunciamento ma, e questo è il fatto più grave, avrebbe trascinato il Parlamento in una bagarre che ne avrebbe delegittimato la funzione.
Insomma un casino infernale che avrebbe trascinato nella crisi non solo il governo ma anche l’istituto parlamentare.
Bene ha fatto il Pd a mio avviso a scegliere la strada maestra della chiarezza delle sue posizioni in materia di Tav, formalizzandole in un voto, e non lanciarsi in una sorta di anatema del tipo “lasciamoli litigare tra di loro”. Facendo diventare così il Parlamento cosa loro e trascinandolo nella crisi che ormai incombe sul governo. Accentuando la crisi istituzionale in cui versa il paese.
In tutto questo non riesco a capire i rimproveri acidi di Calenda e le sue contorsioni a proposito del voto.
Ma se uno si dichiara Europeo non vota e non sostiene la Tav? Verrebbe da chiedergli.
Diciamo la verità questo atteggiamento di Calenda con la matita rosso e blu su tutto quello che avviene all’interno del Pd comincia a dare fastidio, specie come nella fattispecie della Tav dove ha torto marcio.
Un consiglio. A fare il bastian contrario ci si ritrova assieme a Zanda e a qualche altro. Il Pd nell’occasione del voto sulla Tav ha dimostrato grande compattezza e linearità, altro che spaccatura, caro Carlo.
Ed ha evidenziato maggiormente la crisi di governo. Peccato che queste cose ce li riconoscano altri come si diceva al’inizio.


E siamo rientrati nel gioco politico visto che la mozione che è passata è quella del Pd, sostenuta dal centro destra

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11/8/2019 - 0:27

AUTORE:
Buo

Il problema è proprio il cervello. C'è chi usa il proprio e chi usa e ragiona con quello del capetto di turno. Tanti elettori Pd sono speculari a quali della Lega : senza Capo non ragionano.

10/8/2019 - 11:40

AUTORE:
Exx

Non passa giorno che su questo giornale non compaiano articoli critici sul Partito Democratico da parte di appartenenti allo stesso partito.
Di fronte alla crisi di governo servirebbe una unità che molti di costoro non hanno ancora capito. Servirebbe usare meno la pancia e di più il cervello.